ed i marinai e, in generale, tutti quelli che sono portati sul ruolo d’equipaggio » (134r) e « l’iscrizione sul ruolo d’equipaggio è il criterio determinante delia natura dell’arruolamento » (1342). 252. - Se il pilota appartenga all’equipaggio. La questione alVestero. — Posto ciò, si deve necessariamente concludere per l’esclusione del pilota dall’equipaggio, non stipulando egli contratto d’arruolamento nè essendo portato sul ruolo d’equipaggio. Tuttavia, questa conclusione è tutt’altro che pacifica. Conosciamo già le discussioni che si sono fatte in Germania prò e contro l’appartenenza del pilota all’equipaggio (1343). In Francia sono per l’appartenza : Laurin sur Cresp (1344) Lyon Caen et Renault (1345), Desjardin (1346). Sono contro: Bedarride (134?), De Valroger (1348), Ripert (1349). È notevole la disposizione di un’ istruzione ministeriale francese del 20 aprile 1906, la quale comprende nell’equipaggio tutti « les individus recevant un salaire normal (de l’armateur), et exerçant à bord une fonction nécessaire à l’exploitation du navire ...... Il Danjon ha, infatti, molto giudiziosamente rimarcato che, l’aver 1’ istruzione usato il termine « salaire normal », significa ch’essa ha voluto riferirsi soltanto alle « personnes employées et rémunérées par 1’ armateur, pour un service normal et continu » (13S0). Questo rilievo ha una portata (1341) Smeesters, op. cit., 331, n. 225. (1342) Smeesters, cit., p. 332. (1343) V. retro, § 68. (1344) Laurin sur Cresp, op. cit., IV, p. 84. (1345) Lyon Caen et Renault, op. cit., n. 2150. (1346) Desjardins, Traité, cit., n. 1416. (1347) Bedarride, op. cit., n. 1273. (1348) De Valrocer, op. cit., IV, n. 1614. (1349) Ripert, op. cit., I, p. 942. (1350) Danjon, op. cit., I, pag. 355. E pertanto, egli dice, secondo l’istruzione ministeriale, vi sono due categorie di persone che non possono far parte dell’equipaggio ad essere assimilate ai marinai: esse sono « les pourvoyeurs » (coiffeurs, musiciens, ecc.), che sarebbero « admis à pratiquer leur métier, à leur compte et à leurs risques et périls » e « les ouvriers accidentellement placés sur un navire pour accomplir un ouvrage déterminé ».