411 238. - La soluzione francese. — Nettamente opposta alla tesi tedesca è la soluzione francese, secondo la quale il pilota non è mai sottratto al controllo ed agli ordini del capitano, essendo egli collocato sulla nave in posizione subordinata e compiendo semplici funzioni di consiglio e di aiuto. Questa maniera d’intendere la posizione del pilota pratico nei rispetti del capitano è pienamente condivisa dalla gran parte dei paesi marittimi, anche d’ oltre oceano, compresa l’Italia e non esclusa la Gran Bretagna, dopo il 19 18 (1259), in virtù di pressioni d’ordine internazionale. Già l’Ordinanza del 1681 (lib. II, tit. I, art. 15) imponeva al capitano, unicamente di prender consiglio dal pilota. La medesima disposizione era contenuta in una circolare del Ministro della Marina francese del 27 febbraio 1860. Ad una identica conclusione conduce l’esatta interpretazione dell’articolo 227 cod. comm. frane., il quale si è senza distinguere che prescrive al capitano di trovarsi in persona sulla nave all’entrata o all’uscita dei porti, dei fiumi, ecc., cioè a dire precisa-mente nelle circostanze in cui il pilota è a bordo: i legislatori d’allora non potevano, infatti, ignorare l’esistenza dei piloti e le condizioni nelle quali eran chiamati a funzionare (1260). Nel codice marocchino vi è all’art. 159 un alinea, il quale testualmente dispone che « l’autorità del capitano rimane intera nonostante la presenza di un pilota a bordo ». Anche nel decreto del 25 ottobre 1910 del Governatore generale, riorganizzante il (Prot. VI, p. 2791; IV, p. 2032); altri ammettendo ciò nel solo caso del pilotaggio obbligatorio (Prot. IV. p. 1784; VI, p. 2792). Il Lewis partecipa per i primi (op. cit., I, p. 290). Aggiungiamo che nella dottrina e nella giurisprudenza tedesca prevale l’opinione di escludere il pilota consigliere dai membri dell’equipaggio (vedi retro § 68) e che l’essere il pilota comandante o no della nave ha un’importanza decisiva per la misura dei suoi obblighi e, quindi, delle sue colpe nei casi specifici (Cfr. Ehlers, mon. cit.). (1259) Marsden, op. cit., p. 239. (1260) Laurin, mon. cit., p. 550.