427 zia (1317). Sono, inoltre, da tener presenti, come riprova dell’interesse che la stretta collaborazione fra capitano e pilota desta nel legislatore, sia l’art. 10 del decreto argentino del 31 agosto 1926 (1318), per il quale ogni disaccordo sorto fra capitano e pilota durante la rotta deve essere reso noto all’autorità del primo porto, indicandone i motivi che l’hanno sollevato, sia il capitolo 38, sect. I, dei Revised Statutes of Maine, 1903 (Stati Uniti), secondo cui i piloti dei piccoli porti dello Stato del Maine devono essere raccomandati al Governatore, per la nomina, da una maggioranza di capitani e di armatori (1319). E non è qui senza utilità l’osservare che, se, almeno in Italia, i piloti sono praticamente in gran parte tratti dai capitani di mare (il che è anzi obbligatorio per i porti di prima categoria) (132()), ciò, com’è lecito dedurre, sembra predisposto precisamente affinchè essi possano, senza danno, sostituirsi nel fatto ai capitani e possano loro offrire una collaborazione tanto più intima quanto più intimamente essi sono fra loro legati da una perizia ed una competenza comuni. 247. - Vincolo di subordinazione del pilota verso il capitano. — Ma fra capitano e pilota sussiste anche un legame di subordinazione, voluto dalla necessità di garantire la sicurezza della navigazione dalla possibilità, sempre perniciosa, di distruggere, suddividendola, l’unità della direzione e del comando (1321). E poiché questo appartiene in diritto al capitano, è naturale che in posizione subordinata debba essere il pilota, come, del resto, risulta da tutte le già citate norme che impongono a quest’ultimo obbedienza e rispetto verso il primo. Nel nostro diritto, a prescindere dall’art. 3 del regol., sono di rilevante importanza in argomento, gli art. 66’ e 201 del cod. per la mar. mere. Il primo, riferendosi alla posizione di coman- (1317) V. retro, § 239. (1318) V. retro, § 58. (1319) V. retro, § 97. (1320) Art. 17, modificato, del regol. pii. 1926. (1321) Trib. Sup. Ans., 28 febbraio 1902, Autran, 1902-03, p. 364; Corte Suprema d’Inghilterra, 12 marzo 1907, S. 1909, 4, 21; Trib. fed. dello Stato di Pernambuco, Ì7 luglio 1900, Autran, 1901-02, p. 641.