172 to (572) in cui quelle funzioni si svolgono, il terzo comma dell’art. 1 del Regol. distingue i corpi dei piloti in due categorie (573): (572) Ai fini di ripartire equamente fra lo Stato, le Provincie ed i Comuni maggiormente interessati gli oneri per le opere portuali, il testo unico approvato con R. D. 3 aprile 1885, n. 3095 (il relativo regolamento è stato approvato con R. D. 20 settembre 1904, n. 713) ha distinto i porti in due categorie: elencando nella prima tutti quelli principalmente di rifugio, necessari alla navigazione generale ed alla sicurezza dello Stato : comprendendo nella seconda tutti gli altri, suddivisi in 4 classi sulla base del tonnellaggio delle merci imbarcate e sbarcate nell’ultimo triennio. Cfr. Coen Cagli e 0. Bernardini, « Notizie sui porti marittimi italiani ». (573) Questa suddivisione in categorie faceva anche il regolamento del 1923, ma non quello del 1914. Secondo la tabella annessa all’allegato A del vigente regolamento (V. II comma, art. 1), i corpi di piloti costituiti nei porti del Regno sono i seguenti: LOCALITÀ’ Movimento medio della CATEGORIA navigazione a vapore nel triennio 1922-24 in tonn. di stazza netta Genova 13.84fi.336 I Napoli 13.144.025 I Palermo 5.301.169 I Venezia 4.629.934 1 Livorno 4.403.513 I Messina ) Torre Faro ) 3.841.591 I Catania 3.276.047 I Brindisi 3.108.273 I Bari 2.193.190 I Civitavecchia 1.981.909 I Siracusa 1.708.061 Ancona 1.434.003 I Savona 1.369.080 I Trapani 1.071.997 I Cagliari 1.045.709 I Spezia 1.012.899 I Portoferraio 912.440 II Lipari 526.662 II Milazzo 483.183 II Torre Annunziata 336.412 II Porto Empedocle 324.495