400 la nave spodestandone il capitano ? Fa parte dell’equipaggio o ne è escluso ? Ecco tre quesiti non nuovi, che dottrina e giurisprudenza si sono posti da tempo, risolvendoli or nell’uno or nell’altro senso, e che, per gli effetti pratici che ne discendono, necessitano una soluzione convincente. La soluzione del primo quesito presuppone già risolta la questione di principio della veste giuridica assunta dal capitano che contratta col pilota. A questo riguardo, crediamo di aver dimostrato ampiamente (retro, § 214 e segg.), dopo aver distinto fra pilota facoltativo e pilota obbligatorio, che il capitano agisce in qualità di rappresentante legale dell’armatore quando contratta col primo, mentre, contrattando col secondo, egli agisce in forza di un obbligo legale (art. 504, II comma) di natura pubblicistica, concernente la polizia dei porti, l’ordine pubblico e l’interesse generale, non conciliabile con alcuna rappresentanza, sia essa convenzionale o necessaria, perchè imposto al capitano quale comandante e direttore tecnico della nave, a prescindere da ogni rapporto di servizio e da qualsiasi elemento di mandato. Ci siamo già estesamente dilungati su questo punto perchè possa essere utile il ripeterci; quel che più importa è di fissare una conclusione che, in tanto è di una portata non indifferente, in quanto spiega la natura delle relazioni che fra pilota ed armatore vengono a stabilirsi in forza del contratto concluso. Or non v’è dubbio alcuno che tali relazioni si su-stanziano in un rapporto di preposizione quando il pilota è facoltativo, perchè il capitano ha contrattato con questi nella sua qualità di rappresentante (legale) dell’armatore (1222). Ma fra quest’ultimo ed il pilota obbligatorio corrono rapporti radicalmente diversi, non avendo il capitano contrattato col secondo nella sua veste di rappresentante del primo, ma in quella indi-pendente ed autonoma di comandante e direttore tecnico della nave; il che, naturalmente, esclude anche l’ipotesi che il capitano possa essere considerato come un mandatario avente sosti- (1222) V. avanti sul dubbio che, a prima vista; potrebbe sorgere circa la qualità di preposto del pilota, essendo questi un locatore d’opera (e non di opere) alla dipendenza del corpo.