18 cc uccidere, senza che sia necessario ricorrere alla giustizia, es-« sendo che il pilota lo ha ingannato rischiando di far perdere cc l’equipaggio, la nave ed il carico. « Tuttavia, poiché sarebbe ingiusto che il pilota perda la cc vita per il capriccio o per la sola volontà del padrone, il quale, « potrebbe accadere che decretasse la morte per soddisfare una « vendetta, o per trattenere il salario promesso, o per ignoranza cc o per altro, così, in nessun caso spetta a lui solo il decidere; « ma la misura deve essere presa dal sotto-nocchiere, i mercanti « e tutto l’equipaggio, all’unanimità o a maggioranza. « Così chiunque si fa pilota deve pensare, prima di darsi « per tale, se può o sa mantenere tutto ciò che promette, affin-« chè la suddetta pena non possa essergli applicata, ed egli non cc risenta alcun danno » (5;>). 15. - Il Guidon de la mer. — Il Guidon de la mer, pressoché unica compilazione francese, redatta nella seconda metà del secolo XVI, particolarmente interessante in materia di assicurazioni e, quasi totalmente, convertita in legge dall’Ordinanza del 1681, parla del pilotaggio nel Capitolo V, « Des avaries », agli art. 12, 13, 14, 16 e 19 (56). Dice l’art. XII: cc Les lamanages, touages, pilotages, snages, cc si pagheranno per due terzi in merci di maggior valore, per cc metà in merci di poco valore : se ciò basterà a pagarli, la nave cc ed il carico saranno stimati dopo che le merci avranno pagate cc le dette avarie ». Gli art. XIII - XVI spiegano i termini lamanages, touages, pilotages, suages : così, per 1’ art. XIII, pilotages sono i diritti che spettano ai piloti che i padroni ingaggiano, entrando od uscendo dai porti, o passando per coste e passaggi difficili; 1’ art. XIV intende per lamanages il pilotaggio costiero eseguito da barche o piccoli battelli che vanno incontro alle navi, che entrano in porto, per aiutarle, lavorando di corde, uncini, (55) Opina il Pardessus (loc. cit.) che questo articolo, oltre a riferirsi al pilota pratico o locmans, si riferisca anche al pilota incaricato di dirigere la nave durante la navigazione in certi viaggi ove non è sufficiente il nocchiero. (56) Pardessus, op. cit., Il, cap. XIII, pagg. 372-391.