558 303. - j) Argentina. — L’armatore è responsabile dei fatti del pilota, considerato un suo preposto ed un consigliere del capitano (1759). k) Danimarca e Norvegia. — Anche in questi due paesi l’armatore è tenuto a risarcire i terzi dei danni cagionati da una colpa del pilota sia facoltativo che obblig. Il principio, seguito dalla giurisprudenza (176°), si fonda sulla disposizione comune contenuta nell’art. 8 del cod. marittimo scandinavo, così redatto: « L’armatore è responsabile colla nave e col nolo del danno causato dal capitano o da un membro dell’equipaggio, in seguito a colpa o negligenza nel servizio. Il medesimo principio è applicato anche quando il danno è causato da una persona che, senza appartenere aH’equipaggio, esegue un lavoro a servizio della nave ». La lettera della legge esclude che si possa dubitare del fondamento del principio da essa sancito in riguardo al pilota obbligatorio, fondamento che, come già vedemmo per l’art. 5 della conv. sugli urti, va esclusivamente ricercato nella regola deWubi commoda ibi incommoda (utUitas, rischio industriale). È irrilevante che il pilota appartenga o no all’equipaggio (1761). 304. . 1) Inghilterra. — Prima del Pilotage Act del 1913 era generalmente ammesso dagli scrittori e dai tribunali inglesi (1762) cije ji pi]0ta obbligatorio prendesse la direzione effettiva della nave escludendone il capitano, ritenendosi non soltanto (1759) Sentenza arbitrale 9-1-1930, cit. retro, § 68. (1760) V. per la Danimarca: So-og Handelsret, 19-3-1883, Autran, 1885-86, . 182. Per la Norvegia: Platou, cit., in nota a sentenza 17-1-1924 della Corte di Sessione (Scozia), cit.; Corte Suprema di Christiania 15-12-1905, Autran, 1907-08, p. 128; Trib. maritt. di Copenhague, ibidem, p. 118. (1761) Cfr. Ripert, loc. cit.; F. Berlincieri, loc. cit. (1762) Alta Corte di Giustizia, 7 agosto 1886 e 5-11-1900, Autran, II, 1887, p. 335 e XVI, 1901, p. 687; The Octavia Stella, 6, Asp. M. C. 182; Stort v. Clementi, Peake, 107; The Christiania, 7 Moo. P. C. 160; The Duke of Cambridge, 5 P. C. 451; The Guy Mannering, 7 P. D. 132; Alta Corte di Giustizia 19 mag gio 1911, Autran, 1910-11, p. 841; Autran, op. cit., p. 423; G. Hill, mon. cit.; Roscoe, op. cit., p 183.