603 prende la sua attività a prò della nave, come preposto dello Stato, c contenuto del contratto sarebbero gli opportuni consigli di conduttore di navi per l’arrivo, la partenza ed il cambiamento di posto. Ma ciò è solo apparentemente ammissibile. Innanzi tutto, lo Stato non riceve alcun compenso per il pilotaggio. La tassa di porto viene pagata sulla stessa base anche dalle navi che non chiamano il pilota, anche da quelle che non devono chiamarlo; il che dimostra ch’essa non può, nemmeno in parte, essere considerata come compenso per il pilotaggio. Ma che lo Stato in un terreno privatistico, o, per meglio dire, fiscale, in un contratto con persone private, si assuma gratuitamente l’incarico di un’impresa, è così impossibile che è da supporre che questa costruzione giuridica sia difettosa; e veramente lo è. Beninteso, 10 Stato fa al traffico un grandissimo servizio col rendere gratuitamente possibile d’ingaggiare un consigliere pratico della navigazione e dei luoghi per la guida delle navi. Ma esso non fa ciò come Fisco, bensì, forte del suo potere, nell’interesse della sicurezza e della celerità del traffico portuale; i suoi rapporti con 11 pilota di porto di scorta alle navi sono evidentemente di diritto pubblico. Non è possibile raffigurare il consiglio dei conduttori di navi nel porto d’Amburgo come un’impresa statale, com’è detto in una decisione del Reichsgericht (R. G. Z. 79, 104) a proposito del Kaiser-Wilhelm-Kanal. Questa costruzione di un’impresa di pilotaggio si fonda su ciò, che i piloti del canale, al tempo della suddetta decisione, erano nella fattispecie piloti funzionari, cosicché allora l’opinione poteva essere ben fondata, poiché lo Stato, obbligando con ordini legali tutte le navi che transitavano per il Canale ad ingaggiare i suoi funzionari per esser guidate, contro il pagamento di una tassa statuale, esercitava con ciò un’impresa : il pilotaggio nel Kaiser-Wilhelm-Kanal. Questa costruzione si basa sulla medesima considerazione giuridica, che nella decisione del Reichsgericht (R. G. Z. 65, 113 ss.) ha portato all’opinione di una relazione contrattualistica del Fisco con un impiegato dell’Amministra-zione, a causa dell’obbligo legale del Reich al pagamento dell’indennità sulla base del § 97 della legge sugli infortunii industriali. Nel porto d’Amburgo, dove i piloti impiegati sono forniti dallo Stato, ma nessuno obbligatoriamente, e dove ognuno