315 ciali, che pagano gli utenti, in cambio di servizi individuali, ai fini di far vivere un’istituzione, tanto necessaria all’esistenza dei porti quanto lo sono !e contribuzioni generali a carico di tutti, le contribuzioni complementari a carico delle regioni maggiormente interessate e le altre imposizioni speciali di natura varia (985). Per convincersi di questo, basta pensare che in quasi (985) Per meglio chiarire il nostro concetto, riportiamo un brano dell’interes. sante lavoro di Bettini e Cartechini sui porti (op. cit., pag. 72, 73): «Le que-« stioni relative alle tasse sulle navi e sulle merci sono state sempre considerate o tra le più importanti per lo sviluppo della marina mercantile e del commer-« ciò, in quanto le tasse possono costituire un sistema di protezionismo marit-« timo indiretto. « Una teoria sostiene che le spese occorrenti per la costruzione, manuten-« ziono ed esercizio dei porti dovrebbero pagarle sia gli utenti nazionali che gli v stranieri in oroporzione del servizio che ricevono. « Altri vorrebbero che tutte le spese relative ai porti fossero sostenute dallo « Stato valendosi delle somme prelevate da tutti i contribuenti (Atti delle. Corti-« missione parlamentare d’inchiesta per la marina mercantile, voi. VI, p. 27). « Ma per un’equa misura di ripartizione degli oneri l’unico sistema h far « fronte alle spese richieste con contribuzioni generali a carico di lutti perchè >< l’esistenza dei porti giova all’intera Nazione, con contri bui. ioni complementari « a carico delle regioni che ne ritraggono maggior beneficio e con imposizioni « speciali da pagarsi dagli utenti in cambio di servizi individuali che navi e merci « ricevono nei porti grazie alle somme colossali impiegate in essi, e sono graduate « su criteri di giustizia distributiva, in modo che le navi e le merci paghino in « ragione della loro capacità economica. E tale capacità economica si misura: per <> le navi, tenendo conto del loro tonnellaggio netto, della loro specie — navi a « vela o a vapore — del genere di traffico che esercitano, della qualità del carico a che trasportano, della provenienza e destinazione; e per le merci, tenendo conto a del loro valore. Quando trattasi di servizi divisibili che le navi o le merci otti tengono in determinate proporzioni provocando un costo individuale facilmente « calcolabile, come nel pilotaggio, nella sorveglianza delle merci, ecc., ogni serizio « è pagabile adeguatamente volta per volta con una tassa che molto rassomiglia ad u un prezzo di tariffa. Ed in taluni casi, come nei servizi che le navi e le merci ti chiedono ai magazzini, agli apparecchi di sbarco ecc., il carattere di tassa è mali scherato dal compenso relativo il quale tiene ad essere un vero e proprio prezzo, u comprendente oltre il prezzo del servizio un profitto per l’ impresa che lo (- compie ». Ricordiamo che la questione delle tasse a cui devono essere soggette le navi straniere nelle acque territoriali forma oggi oggetto di studio nelle conferenze internazionali. Ecco quanto recita l’art. 7, ed annessa osservazione, del progetto preli-