essi sono quasi sempre dei « boat keepers » (517). Nello Stato del Texas l’apprendista è impropriamente chiamato « deputy pìlot » (assistente pilota). Naturalmente, esso nulla ha a che vedere con i nostri aspiranti piloti, i quali, pur non essendo effettivi, sono veri e propri piloti muniti di licenza provvisoria (518). Superati gli esami innanzi alle autorità competenti, gli apprendisti degli Stati Uniti ricevono una licenza di pilota (pilot’s li-cense). Nel Maine, New Hampshire, Connecticut, Florida, Alabama, Mississippi, Lousiana, Texas, Washington, Oregon e California è istituito un unico grado di licenza. Negli Stati rimanenti vi sono da due a quattro gradi di licenza e ciascun grado dà diritto a pilotare le navi di una determinata immersione. Solo per il grado più alto (full license : licenza piena), a cui i piloti pervengono gradatamente, non vi è limite alcuno d’immersione. Questa graduazione nelle licenze, oltre a restringere considerevolmente il campo d’azione dei piloti forniti di licenza di grado più basso (519), si ripercuote sensibilmente sulle loro mercedi, poiché queste, almeno per lo Stato di New York (Sandy Hook), mentre consistono in una percentuale di tutti i guadagni per i piloti forniti della « full-license », sono fissati per tutti gli altri, compresi gli apprendisti, in veri e propri salari proporzionati al loro grado (52n). A seconda gli Stati, le licenze sono definitive (for life) o valevoli per un anno, di rado per due o quattro anni; tuttavia, le definitive possono essere ritirate per negligenza, incapacità, cattiva condotta o malattia, e le provvisorie possono essere rinnovate in caso di servizio soddisfacente. 98. - Le associazioni dei piloti. — Mezzo secolo fa esse non esistevano; anzi, ci ricorda il Grosvenor (521) che, solo nel 1915 si costituì l’associazione dei piloti di New York (Heil Gate), (517) Nel Massachusetts i boat keepers si suddividono in tre categorie: 1°, 2°, 3° grado. (518) Cfr. art. 20 del regol. 1926 sul pilotaggio in Italia e vedi § 124 del presente lavoro. (519) I piloti forniti della licenza d’infimo grado sono detti « deputy pilots ». (520) In Italia, piloti aspiranti ed effettivi partecipano alla percentuale sui guadagni, sia pure in misura disuguale. Cfr. art. 30 regol. cit. e § 141 del presente lavoro. (521) Op. cit., pag. 49.