- 63 - Meglio sfiorir sotto la calda bocca lunge, a ’1 di là d’ogni pensato Bene, che, impotente, evocar perduti baci! Meglio aver chiusi de’ ricordi a '1 pianto gli occhi, in eterno, nè amar più le rose, che sognar vane fantasie ne ’1 ritmo ! Non ha potenza d’evocare il ritmo la Forma pia, che a sommo de la bocca trema e fiorisce, come in maggio rose. Simile a l’oro in acque cupe, il Bene sta de l’Anima in fondo, e trema il pianto su quel ricordo d’appassiti baci. La doglia eterna de’ perduti baci insegue il vano Artefice ne ’1 ritmo, poi che svanì la prima onda di pianto, e a ’1 sorriso natio torna la bocca. Ma chi gli dona il suo perduto Bene? chi vita infonde a le avvizzite rose? La visione de le antiche rose umide, schiuse a interminati baci, l’Anima sogna, in suo desìo de’1 Bene; ma a ’1 Sogno vano non risponde il ritmo. Ahi che, al ricordo de la smorta bocca, solo fiorisce da le ciglia il pianto !