VII. BIANCHISSIMA NOTTE. Penduta sovra i pini del viale la luna brilla come una ninfea fluttuante ne’gran cieli d’argento; sognan li augei, chinando sotto l’ale le trepide testine in gesto lento, sognan li spazi liberi ed azzurri, i nidi gai di baci e di susurri; sognano le farfalle addormentate su le corolle asperse di rugiada. Sento che un Sogno immenso vien da i cieli su le campagne tristi e profumate, su l’ardue cime e su gl’esili steli; e una canzon lontana su dal mare nel candido silenzio interlunare.