VI. ALBA SPI RITV A LE. Con l’ìadi supreme vanienti nel soave biancore antelucano l’anima assale un desiderio vano di cose bianche, pallide fiorenti ne le memorie del tempo lontano. La bianca Donna transustanziata e sfavillante ne li eterni albori, tutta cosparsa di candidi fiori, surge cantando, santa e immacolata, l’inno leggiadro de’sovrani amori. Ne la memoria tra le nebbie sale la bianca salma de la Madre mia: inclita fulge questa donna pia, alta su l’orizzonte occidentale, Tempio d’amor, onde il pensier s’india.