8 GENNAJO 1895. Fuma la piaga nel mio cuore vivo: tu mi versi dal labro sensitivo, raccolta al capezzale doloroso, il balsamo del detto che consola. Lento il gesto pietoso mi accarezza la fronte. Il pensier vola. Tu pur lacrimi, o moglie. Ampia la notte raccoglie le tue pie voci e le rotte dal dolor mio parole. Alto è il mistero de l’ombra in torno e in me. Veggo la morta Madre. Vola il pensiero: e sento il caro detto che conforta.