— 12 — gini : si denominarono certamente degli Illiri, genti « protoarie » che, venute dall’Est dell’Europa alla Balcania, dilagarono da questa penisola al di là del massiccio delle Alpi Giulie per la soglia di Nauporto, presso a poco in un tempo non lontano da quello in cui i Liguri invasero il Nord-Ovfest dell’Italia. Come accade di sovente, al compiersi delle grandi emigrazioni, l’ondata umana, traversata una zona di monti, si soffermò nel piano che la prospetta e quivi si raccolse, sostò e crebbe di numero, finché aumentata oltre misura, ripigliò fiato, per spingere un’altra ondata di genti in terre più capaci di contenere e di nutrire la sovrabbondante popolazione. Gli Illiri, dopo un periodo più o meno lungo di permanenza sulle coste Adriatiche si differenziarono: i Veneti ed i Liburni presero alloggio nelle terre della Venezia e del-l’Istria; gli altri Illiri, in genere, popolarono la riviera dalmata fin giù sulle coste albanesi, da una parte, e la riviera italica dall’altra, addensandosi in special guisa nelle Puglie e nella penisola Salentina, con il nome di Japigi e di Messapi. L’identità di codesti gruppi etnici fu da tempo intravve-duta dal Mommsen. Egli espresse infatti l’avviso che la lingua degli antichi abitatori delle Puglie e della penisola Salentina, cioè la Messapica e la Japigica, i cui documenti furono raccolti con grande amore dallo storico tedesco, abbia congruenza indiscussa con la lingua « schipetara » o albanese odierna. Perciò ne deduceva che quelle antiche favelle italiche dovevano rappresentare dei preziosi documenti superstiti dell’antico illirico, e che l’albanese attuale non doveva essere altro che un’evoluzione più progredita dell’ antico illirico stesso. Codesta ipotesi, che tendeva a dimostrare sovra basi indiscusse l’unità delle antiche popolazioni che abitarono le rive del mare Adriatico, Illiri o Veneti che siano, fu posta oramai fuori dubbio dalle dotte indagini del Pauli (1) con la scorta del materiale glottico delle antiche iscrizioni sepol- (I) Die Yenettr, unti ilire Scìtriftdemkmiiler, Leipiig ISSI.