- 2C — nemente denominavasi del nuovo e del nuovissimo acquisto) era invece sottoposta in modo diretto alla Signoria, che provvedeva al loro governo con criteri essenzialmente di indole militare, inspirati alle antiche tradizioni feudali colà in vigore. Quivi i rappresentanti della repubblica, in luogo di portare il titolo di conte, assumevano quello di provveditore. Cosi avevano uno speciale governo militare i circondari di Obrovac, di Knin, di Sinj, di Klissa e di Imoski. I distretti della Narenta e di Vergorac erano governati, a titolo di eccezione, da- sovraintendenti indigeni, scelti, per diritto ereditario, tra le famiglie dei Nonkovic e dei Deskovich, in ricompensa dei servigi resi da queste famiglie a Venezia, ai tempi delle guerre contro i Turchi. Infine Poglizza aveva una sua speciale costituzione, fondata sopra una indipendenza politica amministrativa e militare tradizionale. Ot ■1‘ * Queste libertà municipali avevano procacciato forza e floridezza al littorale dalmatico ed erano tuttora in vita quando cadde la Repubblica Veneta. Ma gli effetti della decadenza economica, politica e morale di questa poderosa compagine, si erano ripercorsi molto tempo prima tra le libere colonie dell’Adriatico. Venezia aveva allora perduti, ad uno ad uno, tutti i suoi ricohi possedimenti di Levante. Già da gran tempo era scomparso ogni vestigio della sua supremazia sul Mediterraneo-Orientale: le maggiori potenze marinare d’Europa, strappando una dopo l’altra all’impero degli Osmanli il diritto di trafficare liberamente nei porti turcheschi avevano scalzato, pietra a pietra, le fondamenta del glorioso edifizio repubblicano (1). Ogni influenza politica era perduta, il capitalismo veneziano era sfiancato, la decadenza morale aveva aperto falle profonde in quell’organismo di Stato che, fon- (4) Paul Pisani. — La Dalmaiie, de 1797 a 1815. — Episode des conquêtes Napolêo niennes. — Paris, 1893, Cap. Ii. Pag. 18 sgg.