Allora fu creata, si può dire di sana pianta, la marina austro-dalmata, militare e commerciale. Sulle prime essa non era che una forma larvata della repubblicana veneta. Questo organismo fu infatti l’anima del periodo laborioso di preparazione dei traffici austriaci svili’Adriatico ; il tratto d’unione tra il passato e 1’ avvenire, il simbolo delle antiche autonomie, il vestigio delle passate grandezze. Attraendo i municipi Dalmati alle vie del mare ed unitamente ed essi le popolazioni dell’immediato retroterra, il governo austriaco mentre provvedeva alla necessità dei propri commerci, con-stituiva per questi un vincolo di dipendenza economica, lusingando insieme il loro individualismo, 1’ amor proprio e stimolandone l’interesse. I traffici adriatic: limitati allora ai Mari Levantini e specialmente floridi rispetto al piccolo cabotaggio lungo le coste del Jonio e dell’Egeo, la difesa del littorale dalla pirateria che lo infestava, l’attrazione delle genti Serbo-Croate a problemi ed interessi di politica interna ed esterna balcanica, l’esercizio delle vie carovaniere tra Adriatico, Danubio ed Egeo stesso, furono tutti argomenti assai favorevoli per eccitare e sviluppare la marina veneta-austriaca e per costituire ad essa un adatto e propizio campo allo espandersi della sua attività. Crebbe allora in floridezza la Compagnia di Navigazione del Lloyd, con centro a Trieste. II primo nucleo della marina da guerra austro-dalmata fu indubbiamente costituito dalla Squadra Veneta, rimasta in Dalmazia a disposizione dell’Austria, alla caduta della Repubblica. In un rapporto al conte Thurn, addì 2 agosto 1797, il generale Rukàvina attestava infatti di avere trovato lungo la riviera dalmata ben 14 navi armate che battevano bandiera di S. Marco : risulta ancora che il Rukàvina si valse di questa squadra nella sua spedizione contro gli insorti delle Bocche di Cattaro (1). (1) Höf Kriegsrälli he Akten, fase Vili. Krieg in Italien 1797. Rkchbbrqer von Re-chkiion. (¡esclùdile der A A. Kriegsmarine, pag. 282. — Prof. T. Erber. — Storia della Dalmazia dal i7il al 1814, parte I, pag. 71 e segg.