— 73 — « Noi affermiamo che i possessi austriaci che non fanno « parte della Confederazione germanica hanno, per la Ger-« mania, la stessa importanza di tutte le altre parti della « Confederazione. La difesa e la sicurezza di questi posse-« dimenti é adunque imposta dagli stessi interessi della « Germania per i seguenti motivi: anzitutto, perché le « parti dell’impero che non possono né creare nè conservare « una civiltà superiore debbono, di pien diritto, far parte « della Confederazione tedesca; in secondo luogo perchè « l’unione intima con questi territori è particolarmente van-« taggiosa ai materiali interessi della Confederazione; infine « perchè il possesso di queste province può solo consentire, « in modo addicevole ad una grande potenza, di mppresen-« tare con sicurezza e con fortuna gli interessi tedeschi nelle « grandi complicazioni politiche e sociali che inevitabil-« mente dovranno accadere. « Ora, noi dichiariamo che nel caso che l’Austria non « sappia compiere tutta codesta opera di rigenerazione e di « rivendicazione politica ed economica, la nazione tedesca « dovrà compierla in suo luogo, a qualunque prezzo, dap-« poiché è assolutamente necessario, per il suo sviluppo e « per il suo consolidamento della posizione politica che le « spetta ». In sostanza, tutte codeste teorie della più grande Germania tendono a ricomporre, nel campo delle industrie e dei traffici, in una specie di grande mercato tedesco, quell’unità politica che fu spezzata dalla sconfitta di Sadowa e questa volta a vantaggio dell’impero degli Hohenzollern ; a far considerare 1’ Europa centrale come un aggregato unitario più o meno definito, più o meno omogeneo, non importa, ma coordinato per intero e dipendente dalla supremazia tedesca per via di una grande unione doganale, a svincolarlo forse, nello stesso tempo, dagli sbocchi al mare Ligure ed al Tirreno, a schiudere infine ai traffici tedeschi le vie del tutto autonome ed indipendenti verso i mari Levantini e verso l’Asia Minore, la via delle Indie e dell’Estremo Oriente. Qualora l’impero Austriaco non si dimostri apparecchiato a secondare