PROBLEMI FONDAMENTALI DEL FOLKLORE 29 d’altronde, distinguere a prima vista il moderno dall’antico, il vecchio dal nuovo? e quale potrebbe dirsi antico, quale recente? dove il recente comincia e dove finisce l’antico? V’ha, forse, nella vita degli individui, delle collettività e delle razze un taglio netto, una separazione completa tra un’ epoca e l’altra, tra una e un’ altra generazione? V’ha, forse, un fatto solo che, se antico, non abbia risentito l’influsso di ciò che s’ è verificato nei tempi successivi, se moderno, si distacchi nettamente dalla tradizione personale o collettiva, in modo da non averne subita alcuna alterazione? Una distinzione netta, stante l’unità della mente che tutto rielabora, sarebbe impossibile. Il folklore abbraccia, di necessità, ogni fatto sia individuale sia collettivo, tutti indistintamente apprezza e fa oggetto di studio. Isolati e determinati che li abbia, antichi o recenti che siano, ne indaga l’origine, ne chiarisce la vera natura, ne tesse la storia, ne segnala le cognazioni e parentele e li colloca nell’ordine e nel seggio che loro è dovuto, li volge ai fini che si propone di raggiungere. Chi limitasse lo studio del folklore alle sopravvivenze rigidamente intese ne restringerebbe talmente il campo da ridurlo a una cosa diversa da quella che esso è realmente, e si precluderebbe le vie larghe e soleggiate che conducono allo scoprimento della divina verità.