IL FOLKLORE E IL d’aNNUNZIO 75 gomenti che avevano dato materia alle sue novelle giovanili. Da quella riflessione, fatta mentre si venivano impadronendo di lui le teorie nietzschiane, nasce e si rafforza la passione per la psicologia popolare abruzzese, che nel Trionfo della morte egli andrà a studiare sul posto, ricavandone considerazioni profondissime, ed empiendone pagine tra le più potenti e penetranti che egli abbia scritte. Toccheremo delle novelle con l’ordine che esse hanno nel libro, ma ravvicinandone tra loro alcune, evidentemente collegate nella mente del Poeta. La scena della Vergine Orsola, aperta accanto a una scuola, si svolge tra il popolo più basso, in vista di un lupanare, complici un mezzano e, in sostituzione di un mago, una strega. Qualche comare maledica, qualche altra scialba figura. Qualche vaga superstizione. Un aborto. La morte. Imagini di Maria lauretana e di santi, in veste di idoli pagani, come appunto tra il popolo; forme strane di utensili e di strumenti per stregherie; ciociari di Atina sonanti zampogne, fatte con un otre di pecora, con un gruppo di canne forate; “ quattro o cinque zingari seminudi, bronzini, con amuleti luccicanti sul petto, a cavalcioni di certi asini rossastri „ ; Spacone, mago, medicastro che formula responsi e compie miracoli sotto la