82 IL FOLKLORE E IL d’ANNUNZIO tema: il fanatismo religioso, tra una gente “ abbrutita nel culto cieco e feroce del suo unico idolo „, la statua di S. Pantaleone, scoppiato con episodi che hanno 1* aria della verità. Preceduti da visioni apocalittiche (“ aveva veduto nelP alto, in mezzo al sangue, una mano minacciosa, e poi un velo nero, e poi una spada e una tromba „) congeste di elementi vetusti e tradizionali, accompagnati da esorcismi sacerdotali, e da una " costernazione suprema „ delle femmine e da un antico odio ereditario di tutta la gente di un paesetto abruzzese, gli avvenimenti narrati si svolgono in una atmosfera di odio ereditario ribollente nell’ animo, sotto una specie di fatalità sanguinaria. Quegli idolatri che, nel difendere S. Pantaleone, eruttano vituperi atroci contro S. Gonselvo, agitando falcifienaie ; Giacobbe, il protagonista, allampanato, smilzo, rossastro, fascio di aride ossa, tutto maculato su le mani, su i polsi, sul riverso delle braccia, sul petto “ di segni turchini, di incisioni fatte a punta di spillo e a polvere d’indaco, in memoria dei santuari visitati, delle grazie ricevute, dei voti sciolti „, a' dir breve, tatuato; Giacobbe che guida la turba ossessionata, che, per piantare il simulacro di S. Pantaleone sull’altare di S. Gonselvo, uccide, ferisce, resiste, cade, si rialza nella chiesa, sotto i furiosi colpi avversari, finché, taglieggiato dalle falci, sventrato, dissanguato, sfinito muore senza allentare il busto del Santo, cui rimane