28 PROBLEMI FONDAMENTALI DEL FOLKLORE La tradizione, poi, così genericamente appresa, si spezza in tradizioni particolari, non già nel senso che suole attribuirsi a questa parola, ma di quelle che si distinguono dalle professioni, dalle consuetudini di mestieri e di vita. Ha una sua tradizione lo zingaro vagabondo, il ciarlatano, il pastore, il bandito, la maliarda, la sonnambula, l’astrolaga e cento altre figure della più bassa società. Solo al lume di queste singole tradizioni i fatti si chiariscono e si rivelano, e il folklore, che tante condizioni di vita indaga ed illustra, si innalza e nobilita. Altra opinione molto diffusa: che il folklore studi solo le sopravvivenze, gli avanzi di ciò che fu, e non piuttosto ciò che è, sia esso di formazione antica sia di recente, abbia carattere tradizionale o aspetto di modernità: concepito e condotto con altri criteri, tale studio non sarebbe completo. In un primo momento, tutto ciò che fermenta nell’anima popolare è materia di folklore, il quale, poi, in un secondo momento, distingue ciò che è di ieri da ciò che scende da secoli lontani, e questo rivolge a scopi pratici, per lo studio del popolo, quello a scientifici, per tentare di scoprire, a traverso gli usi e le credenze dei volghi, particole superstiti della vita dei nostri lontani progenitori. Chi potrebbe,