22 PROBLEMI FONDAMENTALI DEL FOLKLORE mento e di ogni atto, la determinante di ogni azione, una schiera interminata di esseri fantastici, inesistenti, naturali e sovrannaturali, che si mescolano nella vita, che formano quasi un sistema di religione, entro l’altra religione cui si collegano, dei quali è popolata la fantasia popolare, per persuadersi che, come profondamente diversa è nelle due classi la concezione della vita, la mentalità, profondamente diverso è lo spirito che informa il costume, e, di conseguenza, il costume stesso. Poco contano le reciproche compenetrazioni, le quali non alterano profondamente le due concezioni né contribuiscono molto ad avvicinarle. Ancor più netta e cospicua è la parte della mentalità popolare che riguarda la letteratura. Nei manuali della storia letteraria, nei trattati di retorica si tocca appena, qua e là, incidentalmente, di alcuni componimenti popolari, collegati a quelli aulici, ma si tace di tanti altri; nei trattati e negli studi di folklore molto si parla di poesia popolare, ma poco di letteratura, e quasi affatto di prosa: di solito si mettono in evidenza, più o meno sbadatamente e inesattamente, solo alcuni generi popolari come lo strambotto, lo stornello, il proverbio, tacendo di molti altri. Eppure il popolo ha della letteratura tutti i generi e tutte le forme: la lirica, la drammatica, la satirica, la didascalica, la enigmistica, la paremiologica, la narrativa, senza dire di