I 12 IL FOLKLORE E IL d’ANNUNZIO mezza Italia dal Poeta è introdotta nel primo atto: « Tu la sai bene la canzon rovescia: Il tuo pan tu 1’ hai messo nella fiasca, ed il tuo vino dentro la bisaccia ». Del componimento popolare, lo scongiuro, il D’Annunzio riporta almeno due esempi: uno sulla bocca di Ornella, mentre raccoglie il pane caduto (I, IX): « San Sisto, san Sisto, lo spirito tristo e la mala morte di giorno e di notte tu caccia da questo, tu caccia da noi: tu straccia e calpesta ogni occhio che nuoce. Qui faccio la croce ». L’altro è quello di Aligi pur ora accennato. Candia, nella disperazione dell’ ultimo atto, quasi fuori di sé, per la imminente e orrenda morte del figlio, ripete, senza quasi saperlo, distici tradizionali della Passione di Cristo: « Il core ho perso d'un dolce figliuolo or è trentatrè giorni e non lo trovo! L'hai tu veduto, l’hai tu riscontrato ? - Io sul monte Calvario 1’ ho lasciato... ». Una delle pie donne che l’attorniano rileva subito che quelli son versi delle ore della Passione: tanto sono noti! E la madre sven-