I. PREMESSA Una bella parte delle prime opere del D’Annunzio tratta materia attinente al popolino, alla misera plebe, del suo Abruzzo nativo, diseredata, incivile, volgare, inevitabile preda del sopruso e della ignoranza. Riguardata dapprima nelle apparenze, non ancora penetrata dall’occhio acutissimo del poeta nella sua intimità, quella plebe gli offre tipi e figure osservabili in abondanza, e costumi ed usi, per patriarcale fedeltà all’ antico, poetici e venerandi ; gli offre suoni e colori, spunti e movenze, gesti e parole, per la loro novità nel regno delle lettere auliche, efficacissime. Il dialetto, anch’ esso, appreso con orecchio di nativo, ne seconda subito le tendenze all’ironia, alla satira, alla derisione; e si sostituisce spesso alla lingua, con evidente vantaggio. Ne sgorgano pagine dilettevoli, osser- Crocioni - Problemi fondamentali del folklore. 5