PROBLEMI FONDAMENTALI DEL FOLKLORE 37 IX. In tanto parlare che si fa del folklore, qualcuno domanda ancora : Ma il folklore a che giova? E una spensierata distrazione di perdigiorno, o risponde a un’ utilità nazionale? Gli studi, considerati astrattamente, non hanno scopi utilitari : sono fine a se stessi. Si propone forse di conseguire qualche vantaggio chi voglia ricostruire la leggenda di Teodorico? chi narri le calate di Federico I ? chi illustri la regola di S. Benedetto, le laudi di Jacopone, il cantico delle creature ? Mira forse a uno scopo utilitario chi scruti le fasi della luna, chi misuri gli spazi interstellari, chi penetri nei gorghi marini, chi conti i battiti dei cuori animali, i milioni di microbi raccolti in una goccia di acqua, o gli atomi d’una molecola! A meta e premio di molti studi non è posta, il più delle volte, che una particella di verità, compenso ambito agli sforzi più pertinaci e febbrili. Cosi del folklore. Ottenere che l’occhio penetri nei labirinti delle coscienze del popolo, che l’orecchio ne ascolti i fremiti, che la mente ne interpreti le volontà e le tendenze; portare la luce dove incombe la tenebra, dischiudere varchi per risalire di millenni la storia degli uomini, è premio sufficiente al più intenso lavoro.