IL FOLKLORE E IL D ANNUNZIO 123 Scienza Anche la scienza di popolo, sebbene in minor grado dell’arte, traluce qua e là dai versi della Figlia di Torio, parte integrante della mentalità popolare. Di questa povera scienza vari aspetti si mostrano: la medicina, la botanica, la zoologia, l’agricoltura ed altri. Alla medicina, naturalmente, il primo posto. Essa si affaccia nella tragedia con qualche ricetta, con la virtù di alcune sostanze e specialmente di alcune erbe: contro la resipola : « Penna nera e fronda d’ ulivo olio forte e fìliggine di camino » ; a ristagnare il sangue, le foglie trite; a sanare la carne, le erbe e le radici; a far dormire, i neri semi dello iosciamo, ecc. Nella medicina popolare hanno parte precipua le piante: l’erba morella toglie la memoria; il vino nero e la radica di solatro traggono di sentimento; il miele selvaggio turba la mente; le bacche di nasso e l’erba luparia fanno morire gli stessi lupi ; 1’ elleboro nero rende il senno perduto; la radica della sterlondia fa dolce la voce, perché meglio si presti all’inganno; le foglie di menta dànno freschezza; e così via. Tali nozioni, che riguardano piante e parti e prodotti di piante, ci hanno introdotti, senza