86 LINO LAZZARINI a Venezia1), gli aveva inviato (Ep. 21), ringraziandolo d’averlo scusato e difeso durante una sua assenza, due sonetti morali « in commendationem alme virtutis », che aveva composti dopo che in un decennio solo tre volte aveva preso la penna per scrivere « stilo materno», non avendo trovato uno che gli corrispondesse. Sono due sonetti che non si elevano per ispirazione da molte consimili povere composizioni moraleggianti del tempo, dalla forma stentata e che tradisce la non completa assimilazione di quella lingua letteraria che ormai si modellava sul toscano. Si preparava intanto quella nuova e formidabile guerra con Genova, la guerra di Chioggia, che tanto doveva costare alle due Repubbliche. Da una lotta fra due città, essa si trasformò in due leghe : l’Ungherese, il duca d’Austria, il Patriarca d’Aquileja, i Carraresi soliti alleati di Genova, il re di Cipro e il Visconti con Venezia. Iniziatasi nel Maggio 1378 con una vittoria della flotta veneziana a Capo d’Anzio, un anno dopo invece vedeva la terribile sconfìtta del Pisani a Pola, e nell’Agosto del ’79 cadere Chioggia sotto il doppio assedio delle galee genovesi e delle truppe Carraresi. Qui Venezia, bloccata da tutte le parti, ritrovò tutto il valore del suo popolo e la saggezza dei suoi rettori : col concorso volontario dei cittadini, il Pisani, liberato dal carcere, riuscì alla fine dell’anno a imprigionare la flotta genovese nelle lagune, chiudendone gli sbocchi. Nel Giugno 1380 i genovesi erano costretti ad arrendersi. Si prolungò ancora per un anno la guerra, ma final, mente nell’Agosto dell’81 a Torino si concludeva la pace, per la quale Venezia doveva rinunziare Conegliano e Treviso al duca d’Austria e riconfermare il dominio della Dalmazia all’ Ungherese- Non sappiamo dove fosse Paolo de Bernardo nel periodo più fortunoso ed eroico della guerra; nel 1380, d’Aprile, lo troviamo che roga a Negroponte, forse come cancelliere e notaio della Curia del bailo e capitano Andrea Zeno2). « Michi magis bellipotenti deo *) Essendo senza data, ci serviamo della posizione che le lettere hanno nell’epistolario, in cui sono disposte più per corrispondente che cronologicamente, ma non senza un superstite legame di tempo. Pel contenuto propendo per gli anni ’75 (Ep. 21) e ’77 (Ep. 25). 2) A. S. V. Testamenti Paolo de Bernardo, b. 415, registro (1380, 17 aprile, Negroponte. Test.0 di Zaneta Tirapelle ved. di Pietro dalle Mozze orefice di Venezia).