74 LINO LAZZARINI questo periodo avrà fatto l’esperimento di vita privata, forse nel territorio trevisano. La sua vita negli anni 1366-1371 la riepiloga all’amico Stefano Ciera1): « Sono stato una volta nell’ufficio a Conegliano, una volta a Treviso, due volte a Capodistria coi Rettori, e nei prossimi giorni sto per andare ad Asolo, se non s’interpone un altro ostacolo. Così tu vedi la mia sorte e l’instabile girovagare, di me, che ora scrivano, ora viaggiatore di mare, talvolta ozioso passo i giorni, non senza tuttavia molta noia di codesta vita ». Noia della vita. Sconforto di esser ritornato alle fuggite occupazioni ; sconforto anche, chè « sempre passai la vita in mezzo ai versi, nè ancora ho imparato a compor qualche metro ». « Così io vivo, così passo i giorni, da stimare egualmente cara la morte e la vita; talmente nulla nelle cose c’è di buono, nulla di tranquillo, nulla di lieto». Non resta che il rifugio dell’amicizia e della fortezza del nostro animo. Così scriveva all’amico poeta e notaio Bonifacio da Carpi2). Non sappiamo quando sia andato a Conegliano (nel ’66 o ’68); cittadina che qualche anno dopo così Giovanni da Ravenna descriveva : « Conegliano è situata sulle alture che si staccano dalla pianura di Treviso; nella cima ha il castello, alle falde la strada, sparse su pel colle le case. Fertili di uve e di olive le colline, i campi fecondi di biade ; i cittadini liberali ed amabili » 3). A Capodistria lo troviamo nel 1367, col podestà-capitano Marco Quirino Boezio4), e di qui serbiamo la parte più copiosa della sua corri- 1) Ep. 17. del luglio 1371. Cfr. : « Scripsi enim ex quo te ultimo vidi cor-poreis oculis— Hoc temporis tractu, in quo nisi fallor sextus iam annus evol-vitur.... ». 2) Ep. 5, da Treviso il 29 gennaio. Assegno la data del 1365 o ’66 in quanto è la prima volta che ha notizia della produzione poetica del da Carpi, mentre nel 1367 (Ep. 6) la conosce già. Piuttosto che al periodo ’6o-’6i, mi pare possa essere quello ’63-’6s della sua permanenza a Treviso. 3) Sabbadini, Giovanni da Ravenna ecc., pag. 38. 4) A. S. V. Test. Paolo de Bernardo, b. 415: 1367, 26 agosto. Test." di Beatrice moglie di Marco Quirino Boezio di S. Polo di Venezia, podestà e capitano di Capodistria. Dei testi, uno « socius » del podestà-capitano, l’altro Nicolò de Leonico notaio e « subscriba » del podestà. — 30 agosto : test.0 di Francesco da Forlì capitano degli Schiavoni abitante a Capodistria. Il « subscriba » era un aiuto condotto dal cancelliere, e da questi pagato. Cfr. in Atti e Memorie della Soc. Istriana di Archeol. e St. patria, III,pagg. 144-5,