PAOLO DE BERNARDO E I PRIMORDI DELL’UMANESIMO IN VENEZIA 13 Anche il Mussato prese la penna per difendere la taccia di oscurità che si apponeva alla poesia classica *), e quella di essere contraria alla teologia, che gli aveva rimproverato il domenicano Giovannino da Mantova : e con un concetto che non è nuovo, ma con un entusiasmo che è preludio di tempi nuovi, Albertino vuol assimilare anche la poesia classica alla teologia, affermando che, applicando l’allegoria, in ogni poeta si troveranno le tracce della verità cristiana; precursore in questo (e più deciso di Dante stesso, del Petrarca e del Boccaccio) di Pico e del Landino, che vedevano ispirazione cristiana dovunque vi fosse una traccia di bellezza o di vero *). Ma il contenuto di questi componimenti resta dunque per lo più nella tradizione medioevale, che si serviva del latino per esprimere fatti contemporanei, questioni di filosofìa, teologia o astrologia sentite e attuali ; contenuto vivo dunque e talvolta del più vivo, in quell’epoca travagliata: sia che il Lovato narri della «peste Guelfi et Gibolengi nominis »0 — riecheggiando la tradizione ancor forte del francoveneto — delle avventure di Tristano e Isotta bionda, e il Favafoschi narri in versi le origini delle famiglie padovane; sia che il Mussato nelle tragedie risusciti non solo un genere, ma nel-1’ Ecerinis faccia opera di civile ammonizione (ogni anno a Natale doveva esser letta — per ordine del Senato e del popolo — la tragedia) e nella Historia Angusta e nel De gestibus Italicorum si sollevi dalla cronaca per narrare i fatti della sua età. E la lotta che spesso era tra le città, si rifletteva nei loro canti, e, come avveniva per quelle, anche i poeti tornavano, e più presto, amici : Benvenuto Campesani, il maestro di poesia del notaio vicentino Ferreto de’ Ferreti3), compone un 1) Pagg. 44-45 ed. Graevii-Burmanni, Thesaurus antiquitatum, Lugd. Bat. 1722, VI, II. 2) A. Gai.letti, La « Ragione poetica » di A. Mussato ed i poeti teologi, Torino, Bocca, 1912. 3) Vissuto dal 1296-97 al 1337 « È uno dei migliori umanisti della prima generazione, e nella sua Historia seguì Albertino Mussato nell’ iniziare la nuova scuola, che abbandonava il sistema antico della cronaca medioevale » In un latino corretto scrisse un carme per gli Scaligeri, i componimenti pel Campesano, (di cui cfr. Padrin, op. cit. pagg. 59-60), una Inventionem pria-peiatn, perduta, e qualche altra cosa. Cfr. Le opere dì F. de' F. a cura di C. Cipolla (Fonti isl. stor. it. Roma, 1908-20). Il Voigt (Il risorgimento ecc. ], pag. 20-1) lo dice il primo es. di uno scrittore che cerchi un mecenate, il