PAOLO DE BERNARDO E I PRIMORDI DELL’UMANESIMO IN VENEZIA 57 sistevano il Doge. Come tali, i due notai della Quarantia erano un’appendice della Curia Maggiore, il corpo cioè degli impiegati del Doge e dei suoi consiglieri che avevano sede nel Palazzo Ducale ‘). Con questa breve notizia : « *349 die viij0 Maii. Electus ad Quarantiam ad alliorum con-ditionem Paulus de Bernardo » 2) i registri danno il primo documento e segnano l’inizio della carriera professionale del Nostro. E a Venezia lo troviamo per quest’anno e per l’anno seguente s). Domata la sollevazione di Zara e superata la peste, era scoppiata la nuova guerra con Genova. Premeva perciò alla Repubblica di concludere una pace sicura con l’Ungherese, e mandava nel maggio del ’51 tre ambasciatori a Segna: presente al Sindicato, con Benintendi (che dall’anno della sua entrata alla Quarantia era vice cancelliere) Paolo de Bernardo 4). Ai primi del ’52 lo troviamo a Mestre, già notaio nominato per autorità imperiale (con *) Vedasi 1’ Ordo Curie, pubblicato in regesto dal Predelli (II, pag. 177) e integralmente dal Monticolo (Le vite dei Dogi ecc., pag. 415). Si trova nel Libro dei Commemoriali, IV, c. 154, senza data. Il Predeili suppone 1349, Monticolo, settembre 1348. Bellemo (La vita e i tempi ecc., pag. 256) osservò che Benintendi, segnato come Cancellier grande, fu tale solo il i° luglio 1352 ; siccome Paolo è detto della Quarantia e passò alla Curia Maggiore solo nell’ottobre ’52, si potrebbe assegnare la trascrizione dell’ Ordo a questo intervallo. Tuttavia il De Bernardo fin dal gennaio era a Mestre e aveva lasciato l’impiego: concluderemo che l'Ordo fu inserito posteriormente al 1349 e quindi con qualche inesattezza. 2) Archivio di Stato, Venezia. Quarantia criminal, parti. Reg. II, c. 19 v. (39 »•)• 3) 1349, 27 maggio, Rialto. Si presenta il testamento di Niccolò Zorzi marchese della Bondeniza, scritto il 26 marzo a Venezia. Teste P. d. B. notarius Quarantie. (A. S. V, Sez. notarile, testamenti Caresini Raffaele b. 483) — 1350, 10 marzo : Carta d’accordo tra Ranieri da Mosto e Paolo Morosini per eredità del q. Andrea da Mosto. Teste P. d. B. notarius Curie maioris — 1350, 21 agosto. Teste P. d. B. — 1350, 29 novembre : Patto di nozze tra Agnese figlia del fu Guecellone Tempesta Avogaro di Treviso e Fantino Dandolo figlio del doge. Teste P. d. B. notarius Curie maioris. (A. S. V. Cane. inf. Caresini Raffaino, Protocollo 2°, c. 20, 22, 22 v.). 4) V. Lazzarini, Marino Faliero avanti il dogado (N. Arch. Ven. T. V, P. I. Venezia, 1893) pag. 144. Il Sindicato in A. S. V, Senato Misti, XXVI, c. 59 e Sindicati I, c. 62 v. Riprodotto in Mon. Hung. hist., A. e. II, pagine 402-3, n. 329 e Ljubic ecc., Ili, pag. 213, n. 318.