PAOLO DK BERNARDO E I PRIMORDI DELL’UMANESIMO IN VENEZIA 15 nel leone l’Evangelista e la città, che in S. Marco consacrava l’unità e la libertà sua. Un altro motivo è narrare l’origine troiana di Venezia, come Roma e Firenze : ne fanno già cenno gli antichi cronisti e, primo dei poeti in latino esaltatori della Repubblica che noi conosciamo *), intorno al 1300, Pace del Friuli, notaio di Gemona e professore di logica nello Studio padovano, della schiera quindi, come il Mussato, di quelli che quivi poetavano in latino, e con la stessa chiarezza disinvolta del verso. Pace in un poemetto in distici narrò « celeriter » la festa delle Marie, dopo aver dedicato lo scritto al doge Pietro Gradenigo ed esaltata l’origine di Venezia e la sua pietà, testimoniata dal culto di S. Marco : « Sic soli subiecta Deo gens inclyta summo ! » Il componimento è preceduto da una breve e interessante prefazione in prosa, dove tra l’altro dice che la fama del doge, « intercessione quorundam vestrorum civium nunc mecum in studio permanentium, in hanc temeritatis audaciam me induxit.... » !). Un avvenimento che per la Repubblica fu capitale e che assunse ben presto i colori della leggenda, fu la pace del 11 77 tra il Barbarossa e Alessandro III, auspice Venezia. Già contemporanee o quasi abbiamo parecchie relazioni in latino ; intorno al 1320, forse pel cattivo esito della lotta col Papa pel possesso di Ferrara, e insieme per porre in luce la fedeltà antica, i privilegi della Repubblica (uno dei quali le concedeva la signoria dell’Adriatico) e l’antica gloria di esser stata mediatrice fra Chiesa e Impero, si decretava che nella chiesa di S. Nicolò del palazzo ducale venisse frescata quella storia 3). E uno della cancelleria, col solito stile cronachistico, mescolato a frequenti citazioni bibliche, compose del fatto una leggendaria narrazione *). É Bonincontro de’ *) I più antichi es. di poesia storica veneziana a noi rimasti sono epitaffi, riprodotti dal Sanudo nelle Vile dei Dogi e dal Cicogna. 2) La festa delle Alarie descritta in un poemetto elegiaco latino da Pace del Friuli____ a cura di E. Cicogna, Venezia, 1843. L. A. Ferrai, Un frammento di poema storico inedito dì Pace dal Friuli, Milano, 1893 (Archivio Storico Lombardo, XV, fase. II). 3) L’orgoglio di veder tramandate e diffuse le glorie del Comune con dipinti nei palazzi comunali era assai comune : così il Lovato podestà a Vicenza (A. Ze-natti, Il trionfo d'amore di F. da Barberino. Catania, 1901, pag. 7, n.). 4) Le vite dei Dogi, edd. dal Monticolo, R. I. SS. T. XXII, P. IV. pagg. 342-3. 370-417 (1902, Città di Castello).