30 LINO LAZZAR1NI zione di Zara, va ad Ancona per indurre i cittadini a non seguirne l’esempio, e nel ’46 roga l’atto di sottomissione della ribelle, fermandosi colà come cancelliere della Corte del Conte e del Consiglio. Richiamato nella curia veneziana, nel ’49, essendo ormai vecchio il Pistorino, è nominato Vice cancelliere; nel ’52, a soli 35 anni, ascende al massimo posto della Cancelleria. E si trovava al fianco del Doge nei momenti lieti e dubbiosi della guerra con Genova. Un’intima affinità di gusti e di sentimenti legava il Gran Cancelliere al Dandolo : anche Benintendi si compiaceva delle lettere e delle storie, già da tempo : sulla sottomissione di Zara compose una cronaca, che è una esaltazione del Doge, piena della stessa ridondanza oratoria d’una sua specie di lettera sul medesimo argomento, creduta opera del Petrarca *) ; su questo soggetto compose anche una « Exclamatio », nella quale si sente l’imitazione, ancora stentata, di Virgilio, ed altri versi probabilmente scrisse *). In età giovanile scrisse anche una cronaca di Venezia, fino al 976, che non deriva da quella del Dandolo 3). E nemmeno il doge si fece ritoccare la sua dal cancelliere ‘) ; piuttosto una intima collaborazione anche letteraria dovette esserci fra il Dandolo e il Benintendi !) : è questi che nel 1352 presenta al Maggior Consiglio la cronaca del suo Doge, con le maggiori lodi : « Nessuna arte gli manca di condurre gli affari privati o pubblici.... Nelle guerre invittissimo, e illustre per molte famose battaglie del suo tempo ; in pace, se lo consultassi di diritto pubblico o privato, peritissimo; se fosse da perorare una causa (con mirabile e incredibile facondia), eloquentissimo, cosicché noi crediamo che codesta sua lingua fiorisca non *) Cita, con la Bibbia, Virgilio, Ovidio, Lucano ; con Omero e Stazio, li nomina a Moggio (V. 10 ed. Bas.). Il Voigt (Die Briefsam. ecc., pag. 61) dice : « noi 11011 conoscevamo nessuno nella Venezia d’allora che fosse in tale grado capace dello stile retorico ». 2) Quelli che si trovano nel Marc, lat., X, 300, accanto alla cronaca (sono tutti anonimi): l’epitaffio pel Civrano (Cicogna, Iscrizioni, IV, pagg. 607-8), e, a 1110’ di chiusura della Cronaca, versi latini in lode di Maria, rimati, semplici e rozzi : « Facto fine pia laudetur Virgo Maria.... ». 3) Bersi, in N. Arch., Ven., 78, pag. 427. Un esemplare membranaceo della cronaca, del sec. XIV, era pochi anni fa nella raccolta Sneyd (Catalogue of a selected portion of the library of.... rev. Waiter S. London, 1903. N. 90). 4) Voigt, Die Briefsam. pagg. 65-6. 5) Bellemo, Benintendi ecc., pagg. 257-266.