PAOLO DE BERNARDO E 1 PRIMORDI DELL’UMANESIMO IN VENEZIA 2 1 rapidamente si sviluppò e si estese una fioritura di lirica in tutto il Veneto, i cui cultori sono legati da quelle stesse relazioni e corrispondenze fra città e città, regione e regione che abbiamo osservate nei poeti in latino (in parte erano gli stessi); relazioni che tendevano a formare necessariamente una lingua comune o letteraria, con prevalenza del toscano1). In Padova, come altrove, anche i cultori della poesia volgare erano precipuamente uomini di legge")-E per questa loro qualità e per le vicende dei tempi avveniva uno scambio continuo tra le città: Nicolò de’ Rossi, il principale rappresentante dei trevisani seguaci dei lirici toscani8), si stabilirà in Venezia, ottenendone benefìci e cariche onorevoli, sì da trovarlo nel 1348 canonico di Castello; invece Nicolò Quirini veneziano andrà in esilio, passando probabilmente per Treviso'), come Andrea Zamboni col padre passeranno da Padova a Venezia, e quivi pure in esilio il padovano da Tempo (fra il ’14 e il ’21), siccome il lucchese Faitinelli, con la maggior parte dei suoi concittadini guelfi (dal’14 al ’31)5). Non senza influenza doveva essere la presenza di questo pagg. 1170-3, 1895-6) e Di Nicolò da Verona (Ibidem, T. Vili. S. VII, 1896-97, pagg. 1290-1306). *) Giovanni Quirini dirà nel 1327 la Commedia il più splendido esempio « del bel parlar della lingua nostrana » (S. Morpurgo, Rime inedite di G. Quirini e A. Da Tempo in Arch. stor. per Trieste ecc. V. I, fase. 2, 1881 pag. 147) ; già il Da Tempo nel suo De Rythimis vulgaribus, aveva detto la lingua toscana « magis apta ad literam sive literaturam : et ideo magis comunis.... et intel-ligibilis », pur permettendo d’introdurre quanti si volessero volgarismi (F. No-vati, Poeti veneti del 300 : A. Da Tempo, A. Mussato, I. Flabiani, A Da Tre-bano) (Arch. stor. per Trieste ecc., V. I, fase. II, Roma, 1881, pagg. 3-4). 2) Cfr. A. Zenatti, Antichi rimatori padovani (Antonio Da Tempo, Andrea da Tribano) (Atti accad. scientifica veneto-lrentino-istriana, cl. di scienze storiche ecc. V. I, Padova, 1904), pag. 11 e A. Zenatti, Arrigo Testa e iprimordi della lirica italiana, Firenze, 1896, pag. 11 sgg Sui rimatori padovani v. anche F. Novati, Nuovi studii ecc., pagg. 196-97. Cambista come il Da Tempo era pure quel Paulus de Bonis ricordato dal Padrin, op. cit., pag. 57, Cfr. M. T. Dazzi, La fatua ecc. pag. 104. 3) Leoa, Il canzoniere vaticano barberino latino 3933 (già barb. XLV. 47) Bologna, 1905 (Collez. di opere inedite o rare), pagg xlii-xlv. G. Marche-san, Treviso medievale (Treviso, 1923) II, pagg. 294-301. *) Biadene, Canzone d’amore di Messer Nicolò Quirino rimatore veneziano del sec. XIV (Asolo, 1887). Lega, Op. loc. cit. 5) Del Prete, Rime di Ser Pietro De Faytinelli detto Mugnone.... (Scelta di curiosità letterarie, Bologna, Romagnoli 1874) pag. 35.