PREFAZIONE XXXI non senza qualche titubanza, perchè gli elementi, che si possono raccogliere, lasciano perplessi. Con ogni veri-simiglianza il catalogo ducale utilizzato dal rimaneggiatore pare fosse aggiornato fino al tempo di Vitale Mi-chiel', non solo, ma è probabile che esso fosse corredato di postille accolte dal ricompilatore della nuova storia. La più notevole è quella relativa a Pietro Trundome-nico2, la quale divenne la fonte del racconto e del corrispondente errore di persona nella ricostruzione del lungo racconto inserito nel catalogo Olivolense (III, 6, p. 134), dato che un rapporto inverso fra l’una e l’altro è da escludere recisamente. Orbene, sembra verosimile che la postilla della uccisione di Pietro Trundomenico sia della stessa origine e dello stesso autore di quella apposta al dogado di Vitale Michiel (III, 3, p. 120), e per la forma e perchè riconduce nell’àmbito del monastero di S. Zaccaria, dove forse era migrato il manoscritto. La presenza delle due postille, specie della seconda, non solo dà la nozione della fortuna di questo, ma suggerirebbe un elemento cronologico prezioso per fissare la ricompilazione posteriore alla comparsa di quelle nel manoscritto, a un periodo di tempo cioè immediatamente successivo alla morte del Michiel, nell’ultimo scorcio del sec. xn. Se non che quella tal postilla non s’incontra in tutte le lezioni derivate dalla medesima redazione del catalogo ducale5, 1 Si rilevi l’assenza, attestata da D, delle indicazioni cronologiche del dogado del Michiel, e la divergenza di lezione da quel punto fra D e SV (III, 3, p. 120). 2 Cf. più sopra circa la genesi della falsa attribuzione della postilla, che è argomento anche per individuare il carattere di postilla (III, 3, p. 118), che originariamente la notizia aveva. 3 In V si registrano due redazioni parallele del catalogo ducale, provenienti da un medesimo ceppo, ma con lezioni diverse : pare che l’una di queste, alla