PREFAZIONE	IX
scurabile, per sorprendere certe verità meno appariscenti, ma forse più interessanti, non è spiegato. Il complicato lavoro di far passare i singoli frammenti da uno a un altro posto delle molteplici combinazioni escogitate per ridurre a un ordine (e forse un po’ troppo rigido e schematico) una materia, che con tutta probabilità è stata gradualmente sviluppata fuori di un qualunque ordine prestabilito', non ha raggiunto, almeno nel suo insieme, la meta desiderata, lasciando sempre sussistere forti dubbi e incertezze sopra le risoluzioni conclusive.
   La stessa tradizione manoscritta, alla quale è necessario rifarsi, considerata con criteri assoluti e unilaterali, non sembra dare troppi aiuti per chiarire il mistero; anzi è conformata in modo da accrescere le difficoltà e allontanare dalla possibilità di una ragionevole soluzione. Sia che si consideri l’ordinamento dei frammenti 2, sia che ci si soffermi sopra discordanze o sopra
    1	Con ciò non escludo che, nell’ atto di composizione, di rimaneggiamento, di inserzione o di coordinamento di parti vecchie a parti nuove, non esistesse nella mente o nella volontà del rispettivo compilatore un obbiettivo abbastanza sicuro, buono o cattivo esso fosse. Io penso che quest’ordine, come fatto comprensivo di tutti i frammenti, o della massima parte, non sia mai sussistito, perchè altra è la loro genesi. Accostandomi al concetto di formazione graduale per successive accessioni di tempo diverso, io credo di superare la rigidità dell’«unica officina» (Bi-sta, Nuove ricerche cit., p. 71), alla fattura della quale sono pressoché tutti ricondotti, tenendo conto piuttosto di elementi estrinseci (soprattutto la lessi, sopra la quale avremo di che ridire, come elemento probatorio), che non di elementi intrinseci, che recano meglio impresso quel tal «suggello», che al Besta appare siccome comune a tutte le scritture. Del resto anche il Besta oscilla fra il concetto di unità di « officina » e di composizione graduale e successiva dei singoli frammenti (/ trucchi cit., p. 1522 sgg.).
     2	Cf. Simonsfeld, Venet. Slud. cit., p. 12 = Arch. Veti., XVIII, 243 sgg.; Besta, Nuove ricerche cit., p. 5 sgg.
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