— 203 — Un proclama di Napoleone del 30 marzo 1800, aggregando definitivamente al Regno d’Italia con gli stati veneti anche L’Istria veneta (art. I), erigeva la nostra provincia in Ducato - gran Feudo dell’ Impero (art. Ili) di cui veniva investito il maresciallo Bessieres col titolo di Duca d’Istria e con 1’ appanaggio della quindicesima parte delle rendite pubbliche. Formato deh’ Istria uno dei sette dipartimenti del Regno no veniva stabilito il capoluogo in Capodistria :). A questa prima delusione per i cittadini di Parenzo se ne doveva aggiungere un’altra. Non solo la prefettura, anche la sottoprefettura dell’ Istria doveva essere negata alla città che aveva onorato del suo alloro nobiliare un oscuro antenato dell’ Imperatore. Non avevano saputo i parentini ingraziarsi il consigliere di Stato Bargnani che per incarico del Viceré Eugenio Napoleone, Principe di Venezia, aveva percorso la provincia per proporne il migliore riordinamento. „ Non già a Parenzo, comune non commerciante, e la cui popolazione giunge appena a 2000 abitanti “ — vuole il Bargnani la viceprefettura, ma, in Rovigno : „ i riguardi del miglior pubblico servizio — soggiunge il relatore — 1’ opportunità per tutti gli abitanti del distretto e 1’ utilità di affezionare al nuovo governo un popolo numeroso, attivo e vivace, reclamano questa preferenza “ 2). La proposta del Bargnani fu accolta. La sistemazione della provincia seguì in effetto col 31 maggio 1807, formalmente col decreto imperiale del 22 decembre 1807 8). Il Dipartimento fu diviso in distretti e questi in cantoni. I distretti furono due : uno con capoluogo Capodistria, 1’ altro con capoluogo Rovigno : il primo con quattro cantoni (Capodistria, Pirano, Pinguente e Parenzo), il secondo con tre cantoni (Rovigno, Dignano, Albona) — confine marittimo fra i due distretti il canal di Leme. *) Per questo periodo è preziosa fonte la raccolta del Bollettino delle leg'gi del Regno d’Italia, Milano, Stamperia reale. 2) Rapporto sull’Istria presentato il 17 ottobre 1806 al Viceré d’Italia dal consigliere di Stato Barg'nani in Porta orientale di C. A. Combi, seconda edizione 1890, pag. 255. 3) Bollettino del Regno d’Italia n. 38,