— 50 —• Massimiano e del personaggio che sta tra Massimiano e l’imperatore. Il mosaico di S. Vitale non è per nulla più fine e più evoluto di quello di Parenzo ; anzi per certi dettagli gli artefici di Parenzo si mostrano più pratici della buona scuola, cosi nel trattare le pieghe delle vesti, i volti e la capigliatura degli angeli, la gesticolazione ecc. Noi dobbiamo dunque ammettere — ciò che abbiamo ammesso — che anche 1’ artefice di Parenzo sia stato in grado di fare un buon ritratto : dobbiamo quindi concludere che i due personaggi rappresentati si rassomigliavano in realtà come nei loro ritratti e possiamo quindi da questa loro rassomiglianza trarre la conseguenza più naturale. S’ aggiunge ancora che senza un’altro speciale motivo il semplice fatto di essere arcidiacono non avrebbe certo indotto Eufrasio ad insignirlo di tanto onore ; in „ gerarchia jurisdictionis “ 1’ archipresbyter stava più in alto del-1’ archidiaconus, e pure Eufrasio non collocò nel quadro della dedicazione anche il suo archipresbyter Maximus ricordato nella stipulazione del privilegio. Tra queste due figure, al basso, più dinanzi a Claudio elio ad Eufrasio, sta un fanciullo in borzacchini neri, con mantellina d’oro, affibbiata sul davanti; tiene una cosa che pare un libro o due rotoli, e porta la scritta (sotto quella del vescovo Eufrasio) EVFRASIVS FIL ARC, che viene comunemente interpretata : Eufrasio figlio dell’ arcidiacono. Di regola però i genitivi sono resi più evidenti ; o sono scritti per intero (SCS IACO ALFEI), od almeno c’ è 1’ ultima vocale (p. e. de dunis DI, SCE ecclesiae, signavit nomine XPÌ e cosi via); ci sembra anche curioso che ARC in un caso si debba leggere archidiaconus e nell’ altro archidiaconi. Sarebbe stato forse più corretto e più chiaro dire „ filius Claudii “. Per questi motivi è probabile che la scritta debba leggersi: Eufrasius filius, archidiaconus 1 ). Egli porta appunto il libro (o due rotoli ?) come 1’ altro arcidiacono. ') Un’ altra soluzione possibile sarebbe quella di dare al secondo arch il valore di archipresbiter ; infatti nel privilegio Eutrasiano troviamo nominato anche un Maximus archipresbiter. Ma mi sembra per lo meno inelegante il dare allo stesso segno grafico due significati tanto diversi.