— 208 — tardi, e rammentata anche dal Fontana, che lo statuto origi-nale sia stato predato, nel 1354, dai genovesi, e che ora si trovi nell’ archivio de’ Doria, a Genova o a Roma '). Dunque, gli statuti che possediamo oggidì non sono gli originali ; ma derivano, più o meno direttamente, dal volume che nel 1354 esisteva ed avea, certo, vigore da molto tempo prima : e ne rispecchiano, più o meno fedelmente, il contenuto e la divisione della materia, in una ricostruzione, eseguita, forse, con 1’ aiuto di qualche documento rimasto ; ma, assai più, su la scorta della fedele memoria de’ quattro sta-tutarii, destinati al delicato lavoro di rifare il perduto volume delle leggi cittadine. Quanto tempo prima del 1354 questi statuti sieno stati ridotti in volume, non ci è dato sapere con sicurezza. I documenti più antichi, tino alla metà del secolo XIV, non ci ricordano esplicitamente una raccolta di leggi parentine ; e solo una testimonianza assai tarda, per quanto officiale, ci fa sapere che l'antico statuto municipale della città di Parenzo fu stabilito V anno 1267, e che, dopo smarrito, fu per tradizione di periti cittadini ricompilato con l’ approvazione della Signoria di Venezia. Così una ducale di Domenico Contarmi, del 1669 2). Ma ci par dubbio, dal contesto del documento, se l'espressione stabilito si debba intendere approvato per patti reciproci, o non piuttosto compilato e pubblicato per la prima volta. Poiché l’anno 1267, di cui la ducale, è quello della definitiva dedizione di Parenzo alla signoria di Venezia; ma nel mutilo documento di dedizione non si parla di conferme di statuti, o di statuti esistenti 3). Sicché, in grati parte per via di congetture, e con riguardo allo sviluppo del- diritto statutario delle altre città istriane, in generale, e con riflesso al formarsi del comune parentino in !) L. Fontana, Bibliografia degli statuti it. dei comuni dell’ Italia Slip., Torino, 1907, v. II, p. 340. 2) Vekgottin, Breve saggio d’ istoria ant. e mod. della città di Parenzo, Venezia, 1796, p. 45 e ss. 3) Kandler, Codice diplomatico ¡str., II, sub anno 1267; Vercsottin, op. cit., p. 45.