— 130 — del coro, che si vedono ora nella cappella del Ci’ocefisso, in stile romano. La pietra tombale del vescovo Giovanni è anche un buon lavoro di scultura del secolo XV. Chissà poi che tesoro di denari desse la chiesa parentina, o meglio forse il vescovo Giovanni, per quella croce bizantina del secolo XV, scolpita in legno, rinchiusa in altra d’argerto dorato, con rappresentazioni in minutissime scene della vita di Cristo e con i quattro Evangelisti, in mezzo a smalti e filigrane a colori verde e blu, e pietre rosse e blu incastonate nelle rosette. Il bellissimo lavoro, dovuto ad Execkiel monaco della Lanza orefice, del Monte Athos, dovette servire per una delle tante reliquie onde furono vaghissimi gli Istriani nel secolo XV. A quest’epoca credo vada ascritta la Sacra Spugna, scopei’ta a Parenzo nel 1765. Infine nel 1443 per una delle tante chiesole confraternali di Parenzo Antonio Vivarini da Murano dipingeva il prezioso polittico la Madonna con Santi, onde l’arte a Parenzo s’infiora e sorride. Volli dire tutto ciò per dimostrare che ad onta delle pesti il secolo XV segnò per Parenzo un periodo fastoso d’ arte e di lavori architettonici, e che tale fasto, nel cui sfondo purtroppo ghigna lo spettro della moria bubbonica, le venne dalla sua chiesa, la quale al tempo stesso, con le molte opere da’ suoi vescovi ideate e compiute, fornì ad una nobile corona di artisti e d’operai il lavoro, il sostentamento e 1’ onore. Sono convinto insomma che la Chiesa è quella che più che mai forma il decoro di Parenzo nel secolo XV. 26. Anche la cultura del clero parentino apparisce buona, nel secolo XIV specialmente. Nè poteva essere altrimenti, date le qualità personali dei vescovi che Venezia, la Grande, ebbe cura fossero provvisti o solo destinati per Parenzo, non soltanto fino a che al Senato Veneto rimase il diritto di nomina dei vescovi, ma anche quando gliene fu lasciata la sola conferma. Infatti si scorra la serie dei prelati parentini di questo secolo e si vedrà, dirò così, una vera aristocrazia prelatizia, chiara per nome, per indole e per alti offici goduti. Giovanni Lombardo (1388-1415) della famiglia celebre degli omonimi artisti veneziani; Fantino Vallaresso (1415-1425), erudito lati-