— 282 — Sede della Dieta provinciale. Sabato 6 aprile 18(51 Parenzo vedeva compiuto un suo voto ardente : s’inaugurava entro le sue mura la Dieta i-striana. Al giubilo della intera provincia che vedevasi, con le libertà costituzionali, confermate le autonomie amministrative e la indipendenza legislativa, Parenzo si associava lieta nel-1’ orgoglio d’ essere stata prescelta a sede della Dieta Provinciale. La città coglieva il frutto di una lunga opera perseverante. Come e perchè l’Istria ottenesse la sua Dieta, come dalle opposizioni irreducibili contro il proposito di unirla — appendice innaturale ed ingrata — ad altre terre e dalle vacillanti discordie prò e contro la Dieta unica con Trieste e con la intera Regione si fosse concretata, faticosamente, la sanzione della individualità provinciale istriana, non potrebbe essere esposto qui : se ne offrirà 1’ occasione propizia quando nella primavera ventura si compirà mezzo secolo dalla prima riunione del Parlamento dell’ Istria. Allorché il 15 febbraio del 1861 un giornale ufficioso di Trieste recò la prima notizia che l’Istria avrebbe avuto propria Dieta e che la sede ne sarebbe stata a Parenzo, molti furono i sorpresi e gli increduli nella provincia. Non a Parenzo dov’ era nota 1’ opera intensa data specialmente negli ultimi tempi a questo scopo, con potenti appoggi, da Giampaolo Polesini, rinnovatore di benemerenze acquistatesi per la sua città dall’ omonimo suo avo. Era partita per Vienna fin dal decembre 1860 la proposta luogotenenziale che, eccepite per 1’ una o l’altra ragione