VI. Ed eccoci al principio del sesto secolo, eccoci giunti all’epoca del vescovo Eufrasio, col quale, prima degli studi del-l’Amoroso, del Benussi e del Deperis, si faceva principiare l’episcopato parentino. I monumenti a noi pervenuti non ci dicono se Eufrasio sia da Parenzo o oriundo dalla Grecia; il suo ritratto a mosaico nell’abside della basilica — rappresentante un uomo sulla cinquantina — non basta per attribuirgli una patria anziché l’altra ; nè dal nome poco si può concludere, apparendo anche tra i donatori locali dei precedenti pavimenti musivi nomi grecizzanti, come Teofrasto, Melania, Pascasia. Circa le date, noi sappiamo che il 24 marzo 543 egli promulgò, in virtù delle facoltà concesse dall’ imperatore Giustiniano ai legati Costanzo e Lorenzo, un decreto importantissimo per la regolazione finanziaria della chiesa di Parenzo, il così detto privilegio eufrasiano ’) ; sappiamo che fu uno dei più attivi soste- *) Sull’importanza di questo documento, sulla data della sua erezione e sulle interpolazioni successive si consultino Benussi, Il privilegio eufrasiano, Atti e memorie della società istr. di archeologia e storia patria. A ol. Vili anno 1892 e Benussi, Nel medio evo, pag. 191 e segg. Veg-gansi anche W. A. Neumann o. c. pag. 16 e 17 e Babudri, I vescovi di