— 41 — corno oggigiorno, per le decorazioni interno ; gii stuccatori di Eufrasio ornarono in simil guisa i sottarchi delle volte e vi tirarono le cornici a fogliame ; pure di gesso è la ricca cornice che corre aH’ingiro dell’abside tra i mosaici e le incrostazioni. Se nelle foglie di queste cornici possiamo intravve-dere una decisa influenza dell’ arte bizantina, dovuta forse a disegni ed a consigli dei marmorari greci, nel disegno a cassettoni dei sottarchi, tuttora conservati nelle* arcate di sinistra J), noi scorgiamo il più puro stile italico, ricco nella varietà dei 10 motivi che non si ripetono, e romano ancora nella sua decadenza. Gli archi del consignatorium non furono trattati con eguale ricchezza ; ivi i mattoni furono lasciati a vista ed i yypsoplastae si limitarono a trattare con gesso le commettiture levigando le fugature sporgenti in due faccio a spigolo. Poi venne la volta dei decoratori propriamente detti, dei pittori a mosaico e dei mosaicisti da pavimento. I decoratori trovarono un materiale ricchissimo nel tempio di Giove, in Marafor, che non era stato ancora privato delle sue decorazioni interne e che, soppresso il culto pagano, era passato con tutte le sue pertinenze in proprietà della chiesa. Eufrasio fu ancora in tempo di salvare un bel tratto di una splendida fascia decorativa d’incrostazioni a marmi e smalti colorati, a disegni geometrici, che fu posta nell’abside subito sotto la cornice in gesso e che costituisce uno dei più bei cimeli che ci abbia tramandato l’antichità Altri pezzi di fattura romana furono innestati più al basso sugli schienali degli stalli, nel jcompartimento quinto tanto di destra che di sinistra, ove si ammirano anche due ornati di opus alexandrinum posti giacenti anziché in piedi. Tutto il resto dell’ incrostazione dell’abside eufrasiana è di fattura e di diseguo, scorretto ') Nel secolo XV in seguito a guasti causati da terremoto, furono ridossati gli archi sopra le colonne a destra, con che sparirono le antiche stuccature (v. Deperì,v il Duomo di Parenzo ed i suoi mosaici, Atti e memorie 1894 p. 199; egli anzi aggiunge che in seguito furono demoliti gli archi vecchi) e furono rifatte le cornici della navata centrale ; le cornici originali degli archi sono conservate ancora nella navata di sinistra.