— 198 — incendiarvi le due galeotte; laonde il senato ordinò che, appena messe in mare, venissero condotte in luogo più sicuro. E questo stato di cose, ora più ora meno minaccioso, durò sino a tutto il 1718. D'allora in poi, sino alla fine del secolo, anche Parenzo godette una lunga serie di anni tranquilli. XVIII. Che lo stabilirsi di genti nuove, in ispecie delle famiglie oriunde dai paesi occupati dai Turchi, dovesse essere cagione di controversie, di antagonismi e di liti coi vecchi abitanti per i diritti di possesso, e colla comunità per i diritti politici e sociali, era cosa troppo naturale. Tuttavia per l’energico intervento delle autorità dello stato, e per forza stessa delle circostanze, questi antagonismi, queste opposizioni andarono col progresso del tempo lentamente scemando; e vediamo già nel 1658 il consiglio dei cittadini aggregare alla propria nobiltà M. dell’Occa da Arbe; e poscia fra il 1658 ed il 1699 iscrivere nel novero dei cittadini (cioè fra gli aventi diritto di sedere nel consiglio e occupare tutte le publiche cariche) ben 50 persone. Nel 1674, perchè tutte le cariche potessero venire occupate con quell’alternazione ch’era stabilita dalla legge, il senato ridusse dai 25 ai 23 anni l’età prescritta ai cittadini per la loro elezione alle cariche; ed in pari tempo il consiglio di Parenzo comminava 1’ esclusione da esso consiglio a quelli che, godendo il diritto di parteciparvi, non abitassero di continuo nella città. In questo anno 1674 Parenzo ebbe un medico salariato dal comune. Nel periodo fra il 1700 ed il 1754 altre 29 persone furono iscritte nella lista dei cittadini. Questa numerosa aggregazione di nuovi abitanti al consiglio della città ci mostra come il contatto fra i vecchi