— 101 — Ma tale ribellione della chiesa di Parenzo rimane un fatto gravissimo, se si consideri che proprio contro Stefano III il 31 luglio 768 era stato eletto 1* antipapa Filippo. Ma mentre il vescovo di Parenzo insieme agli altri del-l’Istria più si faceva forte della protezione di re Desiderio, Carlomagno ripudiava Ermengarda, Desiderio, addolorato e sconfìtto, andava a finire i suoi giorni nel convento di Cor-beia, e Carlomagno cingeva nel 774 la corona di re longobardo ; ma 1* Istria — anguilla irrequieta — gli sfuggiva di mano per ritornare (per cause a noi ignote) in potere dei Bizantini, i quali sollevavano il popolo dall’ oppressione del fisco e dei vescovi e riunivano le sedi istriane alla metro-polia di Grado. ' il nuovo dominio bizantino durò soltanto dal 774 al 788, ma segnò lo scoppio violentissimo dell’ odio fra vescovi e popolo d’Istria. I vescovi, avvezzi alle larghezze feudali dei Longobardi, vedendo altrove la nuova era di potenza del clero, inaugurata ovunque ne’ suoi domini da Carlomagno, favorirono apertamente il governo franco, creandovi un partito franco-clericale. 11 popolo, che nel mite governo bizantino vedeva sollevarsi le sue sorti e svilupparsi la sua municipale libertà, creò in opposizione un forte partito greco-popolare. L’ira del popolo si acuì tanto, da cavare gli occhi, per solo sospetto di favorire Carlomagno, al vescovo di Cittanova Maurizio. Dopo pochi ma eterni anni di trepidanze e di lotte sanguinose, nel 788 Carlomagno s’impadroniva dell’ Istria, che gli veniva riconosciuta da Bisanzio nel trattato di Ko-nigshofen dell’ 803 e ancor meglio nella pace d’Aquisgrana dell’812. Con Carlomagno la storia ecclesiastica di Parenzo entra in un periodo di grande potenza secolare. 12. Infatti la chiesa parentina, divenuta anch’essa alleata fedele di Carlomagno, e da lui posta sul candelabro di quelle fastose dignità clerico-teinporali, onde abbarbagliò il mondo il dominio franco, seppe ben farsi partecipe delle munificenze sovrane. E in primo luogo seppe approfittare largamente delle ordinanze degli anni 779, 794, 801 e 803, per ribadire la legge delle decime. Crebbe poi il suo prestigio quando i