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poderoso magazzino pel vino e per le derrate, Eufrasio da buon economista, avrà cercato di assicurarsi con nero su bianco la percezione dei relativi proventi ed è quindi da supporsi che la promulgazione del privilegio eufrasiano abbia preceduto la costruzione della chiesa. Se le ricche costruzioni fossero state allora già ultimate, nel documento se ne avrebbe fatto certamente cenno, giacche Eufrasio, che su ogni pulvino mise la sua sigla, non avrebbe permesso che in un atto di tanta importanza si passi sotto silenzio un merito di lui si insigne.
    Alle costruzioni di Eufrasio è certo che avrà contribuito parecchio lui stesso e molto il popolo: ma il più fu tolto dai beni della chiesa. Se Eufrasio avesse edificato impiegando esclusivamente proprie sostanze, non avrebbe mancato di farne menzione ; egli loda nell’ iscrizione musiva dell’ abside la sua providenza, la sua fede, il suo zelo, ma il suo contributo finanziario lo accenna solo alla sfuggita trattando della ornamentazione e delle opere di finimento („perficiens coeptum de-coravit muñere magno “). Che se nella lettera del pontefice Pelagio a Narsete vediamo che vien fatto carico anche ad Eufrasio di avere sperperato a suo privato vantaggio i beni ecclesiastici („ et omnes ecclesiasticas res suis usibus applicare “...), possiamo in questa frase intravvedere il rimbrotto che egli abbia venduto possessioni della chiesa per impiegarne il ricavato nelle nuove costruzioni a lustro del suo nome. E non è improbabile che il secolo V, che precedette 1’ operosità Eufrasiana abbia portato, con tutte le sue calamità, col cresciuto misticismo, cogli esempi dei doni fatti da personalità cospicue e coirincameramento dei beni appartenuti al tempio ed ai sacerdoti pagani, un notevolissimo aumento della ricchezza della mano morta, ricchezza la quale oltre che consolidare la posi-
avrà avuto 51 e nel 557, ne aveva 54, età questa che meglio si adatta colla posizione battagliera da lui assunta nello scisma dei 3 capitoli.
     Il Deperis è pure dell’opinione che il privilegio eufrasiano sia posteriore alla costruzione della basilica, « perchè prima va fatta la chiesa e poi assicurata la dotazione» : contro quest’argomentazione devesi però osservare che la chiesa già esisteva, cioè la II basilica, la quale appunto, perchè guasta, aveva bisogno di vistosi capitali pel suo restauro.