— 275 — Il dominio austriaco. Il Congresso di Vienna dell’8 giugno 1815 assegnando definitivamente all’Austria con la Lombardia e la Venezia le cosi dette Province illiriche sanzionava una condizione di cose subentrata, per le sconfitte napoleoniche, fin dall’estate del 1813. Il 22 settembre di quest’ anno il generale comandante austriaco conte di Nugent ordinava che dovesse interamente cessare ogni traccia di governo francese. Ristabiliva quindi astutamente l’amministrazione locale del 1805 con le direzioni politiche o superiorità locali, con le leggi stesse e possibilmente con le stesse persone. A Capodistria istituivasi una Commissione provinciale composta di tre Commissari civili e. di un segretario, „ dagli ordini delia quale dovranno dipendere tutte le direzioni politiche locali ed ogni altro impiegato subalterno in tutto ciò che riguarda gli oggetti premessi I tre commissari provinciali furono il conte Giovanni Totto di Capodistria, il conte Niccolò Battiala di Albona e il marchese Benetto Polesini di Parenzo. Accintisi all’ opera, riformarono la giustizia civile e criminale „ prima base della società ed il primo garante delle persone e delle proprietà de’ sudditi“. Ritorna così a Capodistria il Tribunale d’appello; non ritorna però a Parenzo il Tribunale penale per la intera provincia che resta a Capodistria. Parenzo come Pirano, Ro-vigno, Pola, Albona, Pinguente, ebbe un Tribunale civile di prima istanza con la stessa giurisdizione del 1805. II 17 ottobre 1813 dopo lungo silenzio si riconvoca a Parenzo il Consiglio e procede alla nomina delle solite cariche '). !) Ecco I’ elenco delle cariche rinate : 2 deputati della comunità, 2 contradditori alle parti e conservatori alle leggi, 2 provveditori alla Sanità, un cancelliere alla stessa, un cancelliere della Comunità, un