— 109 — della grande epopea d’Eufrasio ; la chiesa di s. Andrea di faccia al mare verso Cittanova sorgeva sul marty-rium eurasiano,' e insieme a s. Nicolò della Porta sorto sul eomiyna-ioriti m eufrasiano, era la scolta vigile sulle peschiere paren-tine ; s. Tomaso a Rivetta, ricca sì da avere proprio avvocato al pari del vescovo, e s. Stefano in Cimare con i loro lucidi musaici erano i resti dell’epoca eufrasiana, che in due diversi punti della città in quel periodo di decadenza ricordavano ancora l’arte greca; venivan quindi le badie benedettine di s. Giovanni di Prato, di s. Anastasio e di s. Cassiano; al sito dell’ odierno portale della basilica, stava campata in aria su quattro archi la chiesa di s. Margherita, e in Strada Grande sorgeva la ricchissima chiesa di s. Pietro dei nobili parentini Sigifredo ed Elisa. Purtroppo dell'arte sacra di quest’epoca non possediamo che rare e poche vestigia. La cattedra abbaziale di s. Giovanni di Prato, due basi di plutei come due davanzali della chiesa di s. Pietro e i due santi stecchiti di S. Cassiano .. . ecco tutto. Ad ogni modo sono anche queste vestigia importantissime dell’arte italo-bizantina, rude e grossa, dalla decorazione zoomorfica, ove i migliori motivi ornamentali stanno nelle bestie e nei mostri dalle forme stranamente infernali e nelle piante barbaramente degenerate. Purtroppo Parenzo non conservò tutto quel prezioso materiale che invece ebbe la ventura di conservare Cittanova. E la cultura del clero ? Nessun segno ci rimane che ci attesti essere stata una cultura grande ; anzi le condizioni malaugurate della chiesa parentina sino al 1000, la cui attività fu assorbita o da infeconde lotte religiose o da un eccessivo zelo di potenza secolare, dovrebbero farci credere che l’ignoranza del clero parentino non doveva essere troppo minore dell’ignoranza dei laici. Anzi nel sec. XI abbiamo un diploma prezioso, di cui dirò a suo luogo, il quale ci fa intendere che le cose stavan perfettamente così. E mentre nel secolo IX dalle scuole friulane aperte dai carolingi uscivano dotti anche gl’istriani e in modo speciale il clero, alla fine del sec. X vedremo che a Parenzo i sacerdoti ignoravano persino il simbolo degli Apostoli e il simbolo Atanasiano.