— 278 — La scelta cadde su Pisino che rimase sede del Circolo anche dopo che con risoluzione sovrana del 15 aprile 1825 fu esteso all’ intera provincia, sino alla cessazione delle Autorità circolari. Le insistenze per avere tale sede a Parenzo furono rinnovate negli anni 1837, ’38 e '39, essendo corsa voce che si stesse studiandone il trasferimento in città al mare ]). Altre uguali domande si ripeterono nel 1842 e 1844 2). La questione del trasferimento della sede circolare rimase aperta molto tempo ancora. In fatti dalla relazione del ministro degli interni Bach all’ Imperatore del primo ottobre 1849 sull’ organizzazione politica del Litorale si avvertono le preoccupazioni e i disaccordi circa il luogo nel quale porre la sede centrale dell’ amministrazione autonoma in quello che ancor alloi-a chiamavasi ufficialmente „marchesato d’Istria“. Senza dubbio ebbe parte notevole questa difficoltà nella proposta 3) „di unire l’attuale circolo di Gorizia e quello del-l’Istria in un solo paese della Corona, il quale abbracci il marchesato d’Istria e le contee di Gorizia e Gradisca con una Dieta provinciale comune da essere convocata a Gorizia“. U provvedimento deluse i patriotti istriani che avevano insistito per la Dieta propria e, ad evitare dissensi per la sede, avevano ideato persino la Dieta randagia di città in città ! 4) •) Memoriale 28 maggio 1837 del podestà conte Becich al Governatore de Weingarten e supplica 29 maggio 1838 all’ imperatore Ferdinando I firmata dal podestà conte Becich e da Benedetto march, de Polesini, Francesco Corner, Gio. Batt. dott. de Zotti, Gio. Ant. de Artusi, Giuseppe Calegari, Andrea Resar, Sebastiano Sbisà, Tommaso Zudenigo e Nicolò Gioseffi. Fu sollecitata una risposta nel 1839 senza ottenerla. 2) Suppliche, 22 gennaio 1842 e 13 settembre 1844 al min. Kolow-rath col mezzo del march. Benedetto de Polesini. s) Promulgata con la Patente Imp. 25 gennaio 1850 B. L. I. n. 26. 4) Il dott. Giuseppe Costantini di Rovigno scriveva, ad esempio : « Onde togliere le gare municipali sarebbe bene di stabilire la riunione della Dieta per turno nelle principali città della provincia di più comodo accesso per i deputati » (in Istria del Kandler, 1848, pag. 239). E in un articolo intitolato « Cosa fu ! Cosa è ! Cosa diverrà di Capodistria ? » G. P. stampava sull’ Osservatore Triestino del 9 marzo 1849 : « Chi ama l’Istria di santo affetto non può che darle ragione vedendola afflitta e speranzosa di godere propria autonomia : Dieta provinciale prò-