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questa strada, nel gran movimento di mercanti e soldati, nacque anche a Parenzo la prima notixia del cristianesimo; indi per la parola di ignoti banditori emersero i primi aderenti alla dottrina cristiana; in breve questi cristiani, impressionati dalla purezza della nuova dottrina e prevenuti dalla grazia, si trovarono d’accordo, nell’accordo delle idee si sentirono fratelli, si ricercarono a vicenda, a vicenda s’informarono, s’istruirono, si corressero e si amarono. Sulla comunanza di dottrina, d’ideali e di carità piovve l’indispensabile elemento dei carismi divini, che furono la maggiore forza di coesione delle anime; e così il nucleo cristiano sorse giovane e gagliardo. Percui, quando si aggiunse la parola autorevole d’un messo o banditore ufficiale per opera di S. Er-ma'gora da prima, di S. Giacinto e di S. Elio di poi e di S. Ilario più tardi ancora, sull’esempio dell’opera di S. Paolo e di S. Tito estrinsecatasi nelle ciùtatcs romane, la comunità cristiana di Parenzo divenne un fatto compiuto. Ecco l’origine della chiesa parentina, suffragata dalla scoperta del primo cimitero cristiano di Parenzo, che data già dal secolo primo.
    Dove si radunassero per le pie letture e per le loro devozioni questi primi cristiani di Parenzo, noia consta. Ma non è difficile arguire che si radunassero nella casa privata dell’uno o dell'altro, e più spesso, di notte, nel cimitero extra muros, accanto ai morti, il cui culto fu tanta parte nel cuore dei primi cristiani.
    2.	Perchè la comunità cristiana di Parenzo prosperasse non solo, ma divenisse il focolare di evangelizzazione dell’ intero raggio colonico romano-parentino, le era necessario un vescovo, il quale ne perpetuasse non solo l’esistenza, ma anche il beneficio dell’attività. Ed il vescovo non tardò a presiedere la comunità cristiana parentina. Nel secolo terzo si ha contezza del vescovo parentino Mauro, il quale anzi in una sala della sua abitazione, ridotta ad oratorio o chiesa domestica, raccoglieva i cristiani per la liturgia nell’epica età delle persecuzioni.
    Il	boccaporto, che nella odierna cappella di S. Mauro ci mostra oggi parte del ricco musaico dell’oratorio primitivo di Parenzo, deve suscitare un tumulto di delicati sentimenti